GIACOMO di Savoia-Acaia
Figlio di Filippo di Savoia principe di Acaia e della sua seconda moglie Caterina di Vienne, nacque verso il 1319 a Pinerolo e successe al padre il 25 settembre 1334 nel governo del Piemonte, di cui ricevette investitura nel 1334, da Aimone conte di Savoia. Combatté contro i marchesi di Saluzzo e di Monferrato, in difesa, almeno in apparenza, dei possessi angioini del Piemonte, che appetiva. Cercò dapprima di liberarsi dai legami di vassallaggio verso i cugini di Savoia accettati dal padre. Ma le guerre con i principi vicini lo costrinsero spesso a intendersi col cugino Amedeo VI, pattuendo alleanza e divisione per metà delle conquiste. Di fronte alle pretese del conte di Savoia di legarlo strettamente alla dipendenza feudale, cercò invano riparo nella protezione imperiale, e nei Visconti di Milano. Venuto a guerra con Amedeo VI, fu spogliato di tutti i possessi piemontesi che riebbe poi a condizioni molto gravose di vassallaggio. Poiché il figlio Filippo, avuto dalle nozze con Sibilla de Baux, dopo un primo matrimonio con Beatrice d' Este, lo spingeva a resistere al conte di Savoia, G. dovette per obbligo impostogli dallo stesso conte di Savoia, sposare in terze nozze Margherita di Beaujeu che lo fece padre di due figli, Amedeo e Ludovico. Avendo voluto, a favore di questi due, diseredare il figlio maggiore, provocò la ribellione di Filippo e allora Amedeo VI intervenne a favore di Giacomo. Morì a Pinerolo il 17 maggio 1367 lasciando la famiglia in preda agl'intrighi e alle lotte: anziché portare gii Acaia a quella potenza che egli aveva sognato, ne aveva determinato la decadenza.
Bibl.: P. L. Dalta, St. dei principi di Savoia del ramo di Acaia, Torino 1832; F. Gabotto, St. del Piemonte nella prima metà del sec. XIV, Torino 1874; L'età del Conte Verde in Piemonte, in Misc. di st. ital., XXXIII, Torino 1895.