DELAYTO (de Delayto, Delaito), Giacomo
Figlio di Nascimbene, nacque a Rovigo probabilmente nella seconda metà del sec. XIV. Conseguì il notariato e si trasferì successivamente a Ferrara, dove, in qualità di notaio camerale, prestò servizio presso la Cancelleria estense. Guadagnatosi la stima e la fiducia di Alberto d'Este, venne da questo innalzato, intorno al 1390, alla carica di cancelliere. Continuò ad occupare tale ufficio anche dopo il 1393, allorché, morto Alberto (30 luglio), successe a quest'ultimo il figlio Niccolò III.
Dell'opera svolta dal D. come cancelliere permangono ampie tracce. Di suo pugno si rivela buona parte dell'Alberti II et Nicolai III officiorum publicorum decretorumque registrum 1392-1396 (Archivio di Stato di Modena, Archivio segretoestense, Registri di Cancelleria, Serie A, Officiorum publicorum..., reg. n. 2), nonché una serie di documenti inserita nel successivo Nicolai III officiorum publicorum decretorumque registrum 1397-1404 (ibid., reg. n. 3), attinenti all'anno 1397. È inoltre pervenuta sino a noi una serie di suoi rogiti relativi agli anni compresi fra il 1390 e il 1406, anno col quale viene a mancare ogni ulteriore testimonianza di una sua presenza presso la Cancelleria estense (ibid., Camera ducale, Serie Notai e cancellieri camerali, n. XIII, Delaito [de], Jacobus [1390-1406]).
L'attività del D. non si limitò allo svolgimento dei compiti strettamente attinenti all'ufficio da lui ricoperto. Nel 1398, ad esempio, in occasione della pace stipulata fra gli Este e i da Polenta, il D. fu incaricato di sovraintendere alla cessione ufficiale, in favore di Obizzo da Polenta, di alcune terre poste in Argenta. Dal 1393 al 1409, inoltre, su invito dello stesso marchese di Ferrara, si dedicò alla redazione di un'opera annalistica, nella quale narrava gli eventi del regno di Niccolò III, la Chronica nova illustris et magnifici Domini domini Nicolai marchionis Estensis.
La Chronica nova, che registra gli avvenimenti dal 1393, anno in cui Niccolò III ascese al trono ancora minorenne, sino al 1409, fornisce un prezioso insieme di notizie in merito alla storia di Ferrara, oltre che numerose informazioni concernenti le vicende della famiglia degli Este. Per il suo significativo valore documentario, l'opera fu pubblicata nel 1731 dal Muratori, che la inserì (coll. 905-1092) nel tomo XVIII dei Rerum Italicarum Scriptores, sotto il titolo di Annales Estensens. La Chronica nova ci è conservata da due codici della Biblioteca Estense di Modena: il manoscritto α. H.4. 1: Annales Estenses de gestis Nicolai Estensis ab anno 1393 usque ad annum 1409; ed il manoscritto α.J.5. 22: Chronicon Estense ab anno 1398 ad 1410. Il ms. α.H.4. 1. è un codice membranaceo in folio del sec. XV; il ms. α. J.5. 22 è un codice cartaceo in folio, parte attribuibile al sec. XV, parte al sec. XVI.
Del favore, di cui indubbiamente il D. godette presso Niccolò III, sono testimonianza due atti - rispettivamente del 1394 e del 1398 - desunti dai Regesta manuscripta, che il Muratori rinvenne presso l'archivio del duca di Modena. Con tali atti, che il Muratori pubblicò parzialmente nella premessa alla sua edizione della Chronica nova, Niccolò III investiva il D. di alcune terre poste nel territorio di Rovigo.
Ignoriamo, per il silenzio delle fonti a noi note, il luogo e la data di morte del Delayto.
Nessuna notizia ci è giunta in merito alla vita privata del D.: non possiamo dunque sapere se si sia sposato, e se abbia avuto discendenza diretta. In alcune lettere, indirizzate nel 1401 da Niccolò III ai suoi consiglieri in Ferrara, si fa più volte cenno al fattore generale, che viene però sempre ricordato solo con il cognome: Delayto. Allo stato attuale delle nostre conoscenze non è possibile identificare questo Delayto fattore generale con il D., perché tra i notai camerali di quel principe figura, proprio in quegli stessi anni, un Nascimbene Delayto da Rovigo, i cui rapporti di parentela col D. non ci sono ben chiari, e perché da un rogito del D. dell'anno 1398 (c. 144r) risulta che Niccolò III rilasciò in quell'anno una procura a Delayto Delayto, un fratello del D. anche lui al suo servizio.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Modena, Cancelleria ducale estense, Serie Carteggio di referendari, consiglieri..., b. I: Consiglieri di Niccolò III in Ferrara; Iacobus de Delayto, Annales Estenses, in L. A. Muratori, Rerum Italic. Script., XVIII, Mediolani 1731, pp. 933 s.; F. Bocchi, Memoria, in Atti del R. Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, s. 6, II (1883-84), p. 1025; F. Pasini Frassoni, Diz. stor.-araldico d. antico ducato di Ferrara, Roma 1914, p. 164; Diario ferrarese dall'anno 1409 sino al 1502, a cura di G. Pardi, in Rerum Italic. Script., XXIV, 7, Bologna 1933, pp. XIX ss.; A. Potthast, Bibliotheca historica Medii Aevi, I, p. 632.