CUIACIO, Giacomo (Jacques de Cujas)
Giureconsulto francese nato a Tolosa nel 1522, morto a Bourges nel 1590. Fu il più grande degl'interpreti delle leggi romane nel sec. XVI. Figlio di un agiato artigiano (che in Oléron, donde venne a Tolosa, si trova chiamato Cujeus o Cujaux) studiò a Tolosa, e fu, in molta parte, per ciò che specialmente riguarda la cultura umanistica, un autodidatta. Ebbe poi a maestri di diritto i professori di Tolosa: ma di questi non ricorda con gratitudine e stima che Arnauld du Ferrier, il quale nel 1533 insegnò diritto civile a Padova. Il C. cominciò a insegnare a Tolosa con un corso libero sulle Istituzioni di diritto romano nel 1547. Nel marzo del 1554, ammesso a un concorso mediante pubblica disputa, per la cattedra di diritto civile all'università di Tolosa, gli fu preferito il Forcadel (Forcatulus). Il C. insegnò poi a Cahors dal 1554 al 1555; a Bourges dal 1555 al 1557; a Valenza dal 1557 al 1559; ancora a Bourges dal 1559 al 1560; a Torino un anno solo (ottobre 1566-agosto 1567); di nuovo a Valenza dal 1567 al 1575; per la terza volta a Bourges dal 1575 al 1590. Bourges fu veramente la scuola cuiaciana che si volle eguagliare, per fama, alla bolognese. All'università di Torino il C. restò un anno solamente non tanto perché, come è stato detto, la sua fede protestante non gli rendeva gradito il luogo, quanto, forse, per quella fondamentale diversità di metodo che rese acre il suo giudizio sui nostri giuristi, e che spiega la poca stima che egli ebbe dei Tolosani e il diniego di accettare, come sembra, una cattedra a Bologna nel 1584. Il C. fu un'artista dell'esegesi del nudo testo: odiò le glosse e le teoriche che, per noi, utilmente l'ammodernavano e che costituivano il nostro diritto vigente: in Francia le condizioni del diritto vigente erano diverse. Altrettanto ebbe in odio i tentativi di sistemi di diritto romano.
Tra le edizioni di Opera omnia del Cuiacio è famosa quella del Fabroto, finita il 1658 a Parigi, e riprodotta a Napoli e a venezia nel sec. XVII, a Prato nel XLX (1836-1843) in voll. 12.
Bibl.: J. Berriat Saint-Prix, Histoire du droit rom. suivie de l'histoire de Cujas, Parigi 1822, pp. 373-611; E. Spangenberg, Jacob Cujas und seine Zeitgenossen, Lipsia 1822 (traduz. con note e appendici, dell'Histoire de Cujas del Berriat Saint-Prix); F. C. Savigny, Lettre sur l'histoire de Cujas par M. Berr. S.-P., in Themis, IV (1822), pp. 193-207 (riprod. dal Turchiarulo, in Ragion. stor. del prof. F. C. Savigny, parte 2ª, Napoli 1852); Jacase, Nouv. recherches biograph. sur Cujas, in Acad. de législ. de Toulouse, XIII (1864), pp. 427-444; Buraggi, jacques Cujas profess. à l'Univers. de Turin, in Nouv. Rev. hist. de droit franç. et étrang., 1908, pp. 578-583; P. F. Girard, La jeunesse de Cujas, ibid., 1916, pp. 429-627 (memoria ricca di materiale).