BOTTA ADORNO, Giacomo
Nato nel 1729 a Cremona dal marchese Antonio e Francesca Stampa, entrò al servizio dell'esercito imperiale nell'anno 1745 come alfiere del reggimento di fanteria imperiale di cui il padre era colonnello-proprietario dal 1739. Con questo reggimento il B. partecipò alla campagna del 1745 in Boemia nell'esercito del duca Carlo di Lorena, combattendo nella battaglia di Hohenfriedberg (4 giugno), e nello scontro presso Trautenau (30 settembre), dove rimase ferito. Dopo la conclusione della pace di Dresda (25 dic. 1745), che confermò a Federico II il possesso della Slesia, il B. passò col suo reggimento nei Paesi Bassi austriaci, ove fu assegnato inizialmente, dall'aprile 1746, alla guarnigione di Lovanio. Nell'aprile 1748 passò alla guarnigione della fortezza di Maastricht, che dal 15 aprile sino alla cessazione delle Ostilità (3 maggio 1748) fu assediata da un esercito francese comandato dal maresciallo Maurizio di Sassonia. Costretto a cedere la fortezza ottenne in cambio il permesso di ritirarsi senza ostacoli; il B., che era stato promosso sottotenente, lasciò col suo reggimento i Paesi Bassi poco prima della stipulazione della pace di Aquisgrana (18 ott. 1748) e ritornò in Boemia, di guarnigione a Pisek. Promosso tenente il 1º genn. 1749, il B. assunse il comando della prima compagnia del suo reggimento, che fu trasferito nel 1751 in Moravia. Già il 1º apr. 1752 il B., cui, in quanto figlio del proprietario del reggimento, era assicurato un rapido avanzamento di carriera, passava al grado di capitano prendendo per quattro anni il comando di una compagnia di granatieri. Il 17 dic. 1755 fu promosso maggiore e conseguentemente addetto allo Stato Maggiore reggimentale.
All'inizio della guerra dei Sette anni nell'agosto del 1756 il reggimento Botta si trovava nella Boemia settentrionale con l'esercito del generale Piccolomini e nel novembre il B. fu inviato con un battaglione a rafforzare il confine sull'Elba. Dopo che, nell'aprile 1757, il conte Leopoldo Daun aveva assunto il comando dell'esercito, il reggimento dapprima avanzò, col grosso dell'armata, dinnanzi a Praga per liberare la città assediata, ma poi, dopo la sfortunata battaglia del 6 maggio 1757, dovette ritirarsi a Kolin e Kuttenberg. Nel mese successivo venne il primo grande successo delle armi imperiali sul re di Prussia, presso Kolin il 18 giugno 1757, in cui ebbero parte rilevante il B. e il suo reggimento.
Tenuto inizialmente di riserva e impegnato solo nel pomeriggio del 18 giugno, il reggimento si distinse talmente nella strenua difesa delle alture di Brzistwye, che fu l'unico ad essere menzionato dal Daun nel suo rapporto sulla battaglia.
Il B., che era stato ferito nel corso del combattimento, fu promosso tenente colonnello all'inizio del luglio 1757. Dopo la battaglia di Kolin, che costrinse Federico II ad evacuare la Boemia, un esercito imperiale sotto il comando di Carlo di Lorena avanzò in settembre nella Slesia e il B. ebbe di nuovo occasione di distinguersi di fronte al nemico nella presa di Schweidnitz (12 novembre) e di Breslavia (24 nov. 1757).
Nei combattimenti per il passaggio della Lohe, presso il villaggio di Gross-Mochbeer nelle vicinanze di Breslavia, il B. era stato inviato presso il corpo dei granatieri, e si dovette a lui il riuscito attraversamento della Lohe e lo stabilimento di una testa di ponte, malgrado il fuoco dell'artiglieria nemica e vari assalti di cavalleria; questo successo aprì la via alla conquista della capitale della Slesia. Nonostante questi successi, non fu possibile conservare la Slesia, ché la sconfitta subita dall'esercito di Carlo di Lorena presso Leuthen il 5 dic. 1757 costrinse l'esercito imperiale a ritirarsi in Boemia, ove stabilì i quartieri d'inverno nella zona di Königgrätz.
Nella primavera del 1758 il B., di nuovo col suo vecchio reggimento, passò in Moravia quando il re di Prussia vi era penetrato cingendo d'assedio Olmütz. Il 4 dic. 1758 il B. fu insignito della croce di cavaliere dell'Ordine militare di Maria Teresa, dopoché il 22 ag. 1758 era stato nominato colonnello, comandante del reggimento di fanteria "duca Carlo di Brunswick-Wolfenbüttel" aggregato in questo periodo all'armata principale sotto il comando del Daun. Fu di stanza a Görlitz, fino al novembre 1758, quando rafforzò per breve tempo il corpo che assediava la fortezza di Neisse. Nel giugno 1759 il B. fu inviato dal Daun presso il comandante supremo russo feldmaresciallo Saltykov a Poznań, ove condusse trattative circa la difficile cooperazione degli eserciti alleati. Nell'autunno dello stesso anno il B., di nuovo aggregato col suo reggimento all'esercito di Daun, si distinse per il suo "straordinario zelo" nella vittoria di Maxen, ove fu fatto prigioniero l'intero corpo prussiano al comando del generale Fink (20 nov. 1759); lo stesso B. ebbe l'onore di recare la notizia di questa vittoria alla corte dello zar a Pietroburgo. Nell'inverno 1759-60 il reggimento del B., il cui proprietario era, dal 22 febbr. 1760, il barone Gideon di Loudon, era acquartierato a sud di Dresda, ove procedette con grande zelo all'erezione di fortificazioni lungo il confine boemo, sotto la direzione personale del Botta. All'inizio di giugno 1760 il Loudon avanzò dalla zona di Königgrätz contro Glatz e poi Landshut (ora Landeshut) nel principato di Schweidnitz che fu presa il 23 giugno 1760: il B., secondo la relazione del Loudon, diede nuovamente "una straordinaria prova della sua esperienza bellica e costanza".
A ricompensa delle sue prestazioni, ed in particolare per le sue gesta in questa battaglia, il B. fu promosso maggiore generale il 3 luglio 1760, a Vienna. Conseguentemente abbandonò il comando nel reggimento Loudon, per assumere, negli ultimi anni della guerra dei Sette anni (1760-62), il comando di una linea di difesa stabilita alla frontiera della Slesia. Dopo la pace il B. fu in Moravia e nella Slesia, e il 7 luglio 1767 ottenne la nomina particolarmente onorifica di secondo proprietario del 1º reggimento di fanteria, di cui era primo proprietario l'imperatore Giuseppe II, e che era stanziato stabilmente in Moravia. Promosso tenente feldmaresciallo il 19 genn. 1771, il B. ebbe la luogotenenza del comando in Moravia dal 1º maggio 1773 al 1º nov. 1774.
Durante la guerra di successione bavarese, dapprima gli fu affidato il comando di un corpo d'armata schierato in Moravia e Slesia (1º luglio-6 ott. 1778) e successivamente comandò una divisione di questo corpo, senza però partecipare ad azioni di rilievo. Dopo questo suo ultimo incarico presso un esercito mobile, il B. fu nominato il 29 genn. 1784 generale comandante in capo per la Moravia (con sede a Brünn); il 15 febbr. 1786 fu promosso generale d'armata ed il 3 maggio 1790 feldmaresciallo, conservando il comando finché ne fu sollevato, su sua richiesta per ragioni di salute, il 14 ag. 1798. Collocato a riposo l'11 genn. 1799, morì a Brünn il 17 genn. 1803.
Fonti eBibl.: J. Hirtenfeld-H. Meynert, Österr. Militär-Konversationslexikon, I, Wien 1851, pp. 476 s.; J. Hirtenfeld, Der Militär-Maria-Theresien-Orden und seine Mitglieder, Wien 1857, pp. 66 s.; C. von Wurzbach, Biographisches Lexikon des Kaisertums Österreich, II, Wien 1857, pp. 91 s.; Erzherzog Johann, Geschichte des k. k. Linien-Infanterie-Regiments Erzherzog Wilhelm Nr. 12, I, Wien 1877, pp. 170-227; G. Trautenberger, Die Chronik der Landeshauptstadt Brünn, IV, Brünn 1897, pp. 123, 189 s., 201, 216; Allgemeine Deutsche Biographie, XLVII, Leipzig 1903, pp. 141 s.; O. Criste, Kriege unter Kaiser Josef II., Wien 1904, pp. III s., 114, 120, 266; R. von Hödl, Geschichte des k. k. Infanterieregiments Nr. 29, Temesvár 1906, pp. 120-137; G. von Alten, Handbuch für Heer und Flotte, II, Berlin 1909, p. 430.