AMATO, Giacomo
Architetto, nato a Palermo nel 1643, morto ivi il 27 dicembre 1732. Appartenne ai chierici regolari ministri degli infermi, dei quali vestì l'abito nel 1661. Fu uno dei maggiori architetti del Seicento siciliano. La sua opera principale è la chiesa della Pietà, innalzata nel 1689, la cui facciata, rivestita di colonne sporgenti a grado a grado verso il centro, si ricollega ai modelli del Seicento romano, e specialmente a quelli del Rainaldi, che l'A. dové studiare durante il suo soggiorno a Roma. Gli si ascrivono, a Palermo, anche la chiesa di S. Teresa alla Kalsa e quella più composta del Noviziato dei Padri Crociferi (1687-89). Lavorò inoltre nel monastero delle Vergini (1699), nella sagrestia di Casa Professa e a numerosi altri edifici, come attestano i suoi disegni nel museo di Palermo, che ci conservano studî per altre chiese e per palazzi, macchine sacre, cornici, mobili, ideati con saldo organismo architettonico, anche se abbelliti di una ornamentazione straricca.
Bibl.: V. Amico Statella, Dizionario topografico della Sicilia, Palermo 1855-56, II.