GIACOBBE Baradeo (Ya‛qōbh Būrde'ānā, cioè "il portatore di feltro", dal mantello che soleva portare)
È da riguardare come il vero fondatore e organizzatore della chiesa monofisitica siriaca, la quale da lui è perciò chiamata giacobitica. Con lo stesso nome si designa anche la scrittura che adoperavano gli scrittori siriaci appartenenti a questa chiesa. G. fu instancabile organizzatore. Nacque a Tellā da Teofilo bar Man‛ū e ancora giovane fu mandato a Costantinopoli presso l'imperatore per perorare la causa dei monofisiti. Là egli seppe entrare nelle grazie dell'imperatrice Teodora e fu ordinato vescovo per la Siria e l'Asia Minore, con sede a Edessa. Egli riuscì con la sua attività indefessa a dare alla chiesa monofisita della Siria una salda organizzazione. La morte lo colse (578 d. C.) durante un viaggio d'ufficio al confine con l'Egitto. Di G. si hanno soltanto alcune lettere, un'anafora e qualche altro opuscolo.
Bibl.: H. G. Kleyn, Jacobus Baradaëus, de stichter der syrische monophys. kerk, Leida 1882; R. Duval, La litt. syriaque, 3ª ed., Parigi 1907, pp. 360-362; A. Baumstark, Gesch. der syr. Lit., Bonn 1922, pp. 174-175.