GIACINTO (῾Υάκινϑος, Hyacinthus)
Giovinetto amato da Apollo e dal nume involontariamente ucciso durante un esercizio del disco.
Apollo ne scavò la tomba, su cui spuntò il fiore che reca sui petali il segno di dolore. Secondo tarde versioni, il disco che colpì G. sarebbe stato fatto deviare da Zefiro o da Borea per gelosia. G. è la personificazione della vegetazione primaverile che si consuma ai raggi troppo ardenti del sole estivo.
L'apoteosi di G. era rappresentata sull'altare di Amicle (Paus., iii, 19, 4), dove la tradizione poneva la sua tomba. G. vi era raffigurato barbato, mentre sbarbato e bellissimo appariva in una pittura di Nikias (Paus., l. c.) nel tempio di Augusto a Roma (Plin., Nat. hist., xxxv, 131). Di altri dipinti con l'immagine di G. parlano i due Filostrati (Imag., 24 e Philostr. iun., 14) e Marziale (Epigr., xiv, 173). Le raffigurazioni pervenuteci sono soprattutto su gemme e su vasi. Molto numerosi sono i vasi con la rappresentazione di G. e Zefiro, tra cui la nota coppa di Douris a Boston, quella in frammenti, pure a Boston, libera replica della precedente e la coppa di Berlino n. 2305, nelle quali i due giovani si abbracciano. In altre raffigurazioni Zefiro è respinto da G., come nel bel disco a fondo bianco di Salamina, ora nel Metropolitan Museum di New York, in cui Zefiro afferra per il braccio G., che si allontana, con la lyra, in direzione opposta. Nella pisside attica di Berlino n. 3403, in uno skỳphos di Schwerin e in uno di Napoli (n. 126057), si può forse riconoscere Zefiro che insegue Giacinto. Il vaso più interessante con tale scena è lo skỳphos di Vienna, m cui G., in groppa al cigno, porta via all'inseguitore la κυνοδέσμη. Anche su un cratere a colonnette di Ferrara sono raffigurati Zefiro e Giacinto. Nel giovane in groppa a un cigno, raffigurato su numerosi vasi, si può riconoscere con quasi certezza G., piuttosto che Apollo. G. è rappresentato su un frammento di tazza di Oltos a Erlangen, su una coppa attica di Apollodoros a Baltimora, su un frammento di altra coppa nel museo di Arezzo, su una tazza frammentaria a Lipsia, su due frammenti di due coppe uguali, una di Falerî nel Museo di Villa Giulia e l'altra dal mercato antiquario, in possesso dello Hauser, in cui G. tiene lyra e plettro, su una anfora àpula di Napoli e, infine, su uno stàmnos etrusco tardo proveniente da Vulci, ora a Karlsruhe. Nel descrivere un quadro, Filostrato Minore dice che Apollo "concederà a G. di percorrere tutte le terre care al dio in un carro tirato da cigni". Su un carro appunto tirato da cigni, che va incontro ad Apollo su biga tirata da cavalli, è raffigurato G. su un'oinochòe etrusca a figure rosse della Collezione Guglielmi (Vaticano) proveniente da Vulci, unica come soggetto. G. su carro è forse il giovane inseguito da Eros rappresentato sulla coppa di Berlino n. 3168, trovata in Etruria. In un'hydrìa di Napoli sembra di poter riconoscere G. insieme con Apollo. La tragica morte del giovane, sanguinante, con vicino, in terra, il disco, è incisa su uno scarabeo del British Museum, mentre su una gemma del medesimo museo, in cui l'identificazione di G. è convalidata dalla scritta, G. è nella posa del discobolo, come nella descrizione di Filostrato Maggiore. In altri scarabei e in stateri di elettro da Cizico, oltre che in una terracotta tarantina, si ritrova forse il motivo di G. sul cigno. È forse G. il giovane inginocchiato con in mano la lyra e un fiore effigiato su una moneta tarantina e su alcuni scarabei. I gruppi marmorei riferiti ad Apollo e G. non sono di sicura identificazione, come pure la statuina in bronzo dell'Amyklaion. Su uno specchio rinvenuto ad Anzio non sembra che sia rappresentato G., ma Afrodite.
Monumenti considerati. - Tazza di Douris a Boston: P. Hartwig, Meisterschalen, Stoccarda-Berlino 1853, tav. 22, 1; J. D. Beazley, Red-fig., p. 290, n. 172. Altra tazza di Boston: J. D. Beazley, op. cit., p. 918, n. 27; J. D. Beazley-F. Magi, op. cit., nella bibl., p. 89. Coppa di Berlino, n. 2305: K. Neugebauer, Führer, ii, Berlino 1932, p. 900; P. Hartwig, Meisterschalen, tav. 72, 1; J. D. Beazley, op. cit., p. 297, n. 31. Disco di New York: G. M. A. Richter, Vases in the Metrop. Mus., New Haven 1936, p. 103, n. 74, tav. 76; J. D. Beazley, op. cit., p. 589. Pisside di Berlino, n. 3403: K. Neugebauer, op. cit., p. 137, tav. 67, 1; J. D. Beazley, op. cit., p. 840, n. 85. Skỳphos di Schwerin: H. R. W. Smith, Lewismaler, Lipsia 1939, tav. 13, a-b; J. D. Beazley, op. cit., p. 517, n. 22. Skỳphos di Napoli: H. R. W. Smith, op. cit., tav. 13, c-d; J. D. Beazley, op. cit., p. 517, n. 23. Skỳphos di Vienna: F. Hauser, op. cit. nella bibl., p. 211 ss.; J. D. Beazley, op. cit., p. 519, n. 2. Cratere di Spina: J. D. Beazley, op. cit., p. 155, n. 23. Tazza di Erlangen: J. D. Beazley, op. cit., p. 36, n. 14. Coppa di Baltimora: C. V. A., iii, 1, tav. 4; J. D. Beazley, op. cit., p. 88, n. 19. Coppa di Arezzo: J. D. Beazley-F. Magi, op. cit. nella bibl., p. 88 S. Tazza di Lipsia: P. Hartwig, op. cit., tav. 18, 3. Coppe di Villa Giulia e Hauser: F. Hauser, op. cit., p. 217. Anfora da Napoli: F. Hauser, op. cit., p. 216. Stàmnos di Vulci:J. D. Beazley, Etr. Vas. Paint., p. 142, n. 6. Oinochòe da Vulci: J. D. Beazley-F. Magi, op. cit. nella bibl., pp. 88-89, n. III, tav. 34; I. D. Beazley, Etr. Vase-Paint., p. 49 s., tav. 5, 2-3. Coppa di Berlino, n. 3168: P. Hartwig, op. cit., tav. 27; J. D. Beazley, op. cit., p. 280, n. 14. Hydria di Napoli: I. D. Beazley, op. cit., p. 415, n. 44. Scarabeo del British Museum: A. Furtwängler, Gemmen, tav. xx, 31; H. B. Walters, Cat. Gems Brit. Mus., n. 676, tav. xii. Gemma del British Museum: H. B. Walters, op. cit., n. 1865. Scarabei con G. su cigno: A. Furtwängler, op. cit., p. 96 e 443, fig. 66; p. 443, fig. 218; H. B. Walters, op. cit., n. 460, tav. viii. Stateri di Cizico: H. B. Greenwell, Elect. -Coin. of Cyzicus, tav. i, n. 22; Cat. Coins British Museum, Mysia, p. 33, tav. viii, 13. Terracotta tarantina: F. Hauser, op. cit. nella bibl., p. 210. Moneta tarantina: Ann. Inst., 1830, p. 340, tav. M 1-2. Scarabei con G. inginocchiato: A. Furtwängler, op. cit., tav. viii, nn. 22-23. Gruppi marmorei: F. Hauser, op. cit. nella bibl., p. 210. Statuina dell'Amyklaion: E. Langlotz, Bildhauerschulen, tav. 49; F. Herbig, in Jahrbuch, lv, 1940, p. 77, fig. 20-21; cfr. Eitrem, art. cit. nella bibl., c. 12. Specchio da Anzio: L. Morpurgo, in Not. Sc., 1944-45, p. 118, fig. 17; L. Curtius, in Arch. Anz., 1948-49, c. 47 s., fig. 1.
Bibl.: F. Hauser, Hyakinthos, in Philologus, LVIII, 1893, pp. 209-318; Eitrem, in Pauly-Wissowa, IX, 1916, cc. 12-13, s. v. Hyakinthos; J. D. Beazley-F. Magi, Raccolta Guglielmi, Città del Vaticano 1939, pp. 88-89; M. T. Mellink, Hyakinthos, Utrecht 1943.