Filantropo (n. Brescia 1785 - m. 1855). Dedicatosi dapprima all'educazione dei sordomuti, istituì (1819) a proprie spese, nella sua casa, una scuola di mutuo insegnamento secondo il metodo lancasteriano. I risultati furono così lusinghieri che anche alcune società educative inglesi e francesi lo vollero fra i loro soci. Coinvolto nel processo intentato a F. Confalonieri, di cui aveva assecondato le iniziative educatrici, poi assolto, si ritirò nelle proprie campagne, dove continuò l'apostolato educativo, esplicando anche una intensa attività a favore dei sordomuti e dei carcerati. Nel 1848 fece parte del governo provvisorio di Brescia e fu fautore dell'annessione al Piemonte. Visse gli ultimi anni molto appartato, vigilato dalla polizia austriaca. Collaborò a varî periodici di tendenze liberali: Rivista Europea, Politecnico, ecc.