Pittore (Poli, Roma, 1621 - Roma 1691), allievo del Lanfranco, ai cui affreschi s'ispirò per le sue vaste imprese decorative in numerose chiese di Roma (affreschi nelle volte delle chiese di Gesù e Maria, di S. Silvestro in Capite, di S. Carlo al Corso, ecc.). Generalmente lavorò con disinvolta superficialità, pur sapendo talora raggiungere, specie nelle tele (Martirio di s. Biagio, in S. Carlo ai Catinari, ecc.), una notevole efficacia di colorito.