Antica famiglia bolognese, originata dai potenti Cattani di Sala e che presto assunse in Bologna una parte notevole, senza tuttavia riuscire mai ad ottenere la signoria della città. Per le vicende dei contrasti cittadini fu spesso espulsa da Bologna e ogni volta lasciò delle ramificazioni in parecchie città italiane; così nel 1445 alcuni suoi membri si rifugiarono anche al Bosco, nel contado di Alessandria, e a questo ramo apparterrà il papa Pio V. Rientrati in Bologna nel 1506 al seguito di Giulio II, i Gh. ebbero dignità senatoria e più tardi titolo comitale e marchionale. Tra i suoi membri si segnalarono, oltre al papa Pio V, due beati: Filippa, compagna di s. Chiara d'Assisi, e Bonaparte, discepolo del beato Ranieri da Perugia; e inoltre: Ramberto, podestà di Perugia (1234) e di Padova, che difese Bologna contro Federico II e nel 1260 fu ambasciatore al pontefice; Guido, poeta ricordato da Dante, coetaneo di Guido Guinizzelli; il venerabile Francesco (m. 1429); Francesco, capitano ecclesiastico e scrittore (m. 1625), che fu al servizio di Bologna e poi a Venezia, autore di un'opera di diritto criminale canonico, De iudice regularium (1613); Francesco Maria, e Antonio, poeta e umanista (m. 1734).