VALENTI, Ghino
Nato a Macerata il 14 aprile 1852, morto a Padova il 20 agosto 1921. Collaborò all'Inchiesta agraria decisa dal Parlamento nel 1877 e diretta da Stefano Jacini. Dopo essere stato per molti anni addetto all'amministrazione di proprietà fondiarie a Macerata, a 40 anni si trasferì a Roma dove tenne corsi all'università e fu segretario generale della Società degli agricoltori italiani. Dal 1897 al 1920 insegnò economia politica successivamente nelle università di Modena, Padova, Siena. Dal 1907 al 1910, come capo del dipartimento della statistica agraria del Ministero dell'agricoltura, pose le basi del catasto agrario. La sua attenzione fu quindi attratta per alcuni anni dai problemi coloniali. Dopo la guerra mondiale fu nominato direttore della sezione agraria del comitato incaricato di studiare la tariffa doganale in vista del rinnovo dei trattati commerciali.
I suoi più importanti contributi nel campo dell'economia agraria sono dati dagli Studi di politica agraria (Roma 1914). Scrisse inoltre un testo molto usato: Principî di scienze economiche (Firenze 1906; 3ª, 4ª ed., voll. 2, 1921-25) e alcune opere di storia delle dottrine economiche: Le idee economiche di G. D. Romagnosi (Roma 1891), Lavoro produttivo e speculazione (ivi 1892), La proprietà della terra e la costituzione economica (Bologna 1901), in cui confutò le teorie di A. Loria. Ricordiamo ancora: La Colonia Eritrea (Roma 1913); Il problema sociale della colonizzazione (ivi 1913).
Bibl.: P. Bonfante, in Rivista d'Italia, XXIV (1921), pp. 348-58; G. Rocca, Un economista agrario, G. V., in Riforma Sociale, XXXII (1921), pp. 137-151; F. Virgili, G. V., in Studi Senesi, XXXVI (1921-22), pp. 1-20.