GHIMIRA
. Popolazioni dell'Etiopia di SO., che abitano, a O. e a S. del Caffa, le alte valli degli affluenti etiopici del Nilo Bianco e lo spartiacque tra il Nilo Bianco e l'Omo Bottego. Un loro gruppo, i Magi (v.), si è spinto più a S. e occupa lo sperone montano a O. del Lago Rodolfo.
Le principali popolazioni Ghimira sono i Biénescio (Benasho), gli Sciacco (che abitano la regione del Gurra Farda), i Magi ed i Nao. Essi rappresentano tipicamente, nella loro struttura etnica, successive invasioni (cuscitiche) Sidama sovrappostesi a Niloti sottomessi. Anche nei loro piccoli regni, conquistati dagli Abissini nel 1897, agli ordini di un re ereditario divinizzato, un'aristocrazia "rossa" si distingueva dalla popolazione nera". I Ghimira seppelliscono i morti in posizione rannicchiata e avvolgendo il cadavere in una pelle bovina. Nel loro paganesimo, accanto al Dio-Cielo, divinità suprema dei Cusciti, erano venerate divinità minori locali. Quando i Caffini conquistarono il paese dei Nao, il Dio Yärō dei Caffa divenne per i Nao la divinità suprema e Ka'i, divinità dei vinti Nao, fu ridotta tra i genî minori (mentre, originariamente, Ka'i era per i Ghimira l'equivalente di Yärō per i Caffini e cioè la Vòlta celeste divinizzata). Attualmente le genti ghimira sono, almeno nominalmente, cristiani monofisiti. I linguaggi dei Ghimira appartengono alla famiglia Sidama del gruppo cuscitico. Anche linguisticamente, però, l'influenza nilotica è chiaramente provata dalla struttura stessa di queste parlate ghimira.
Bibl.: G. Montandon, Au pays Ghimirra, Neuchatel 1913: C. Conti Rossini, Sui linguaggi dei Naa e dei Ghimirra, in Rendiconti R. Accademia lincei, sc. mor., Roma 1925; E. Cerulli, Etiopia Occidentale, I, Roma 1930.