SOTTOMANDIBOLARE, GHIANDOLA (glandula submaxillaris)
Detta anche ghiandola sottomascellare. È la ghiandola salivare situata sulla faccia interna della mandibola nella loggia sottomascellare (spazio compreso fra i due ventri del muscolo digastrico); è di forma prismatica, triangolare; il suo canale escretore è il dotto di Wharton (ductus submaxillaris Whartoni) che sbocca ai lati del frenulo linguale sull'apice della caruncula lingualis. È una ghiandola mista nella quale i tubuli sierosi prevalgono per numero su quelli mucosi, vi sono anche tubuli misti. È innervata dal nervo linguale e dalla corda del timpano con l'interposizione del ganglio sottomascellare; riceve rami arteriosi dall'arteria mascellare esterna e dall'arteria sottomentale; le vene sboccano nella vena sottomentale e nella vena facciale.
La ghiandola sottomandibolare si sviluppa dagli elementi ghiandolari della regione alveolinquale mediale e consta di una ghiandola sottomascellare maggiore e di ghiandole accessorie. Secerne una saliva opalescente, viscosa, ricca di mucina, con minore quantità di ptialina e di solfocianuro potassico che non la parotide. Secondo Cl. Bernard è la saliva del gusto. Sperimentalmente, secondo le classiche ricerche di K.F.W. Ludwig, si può ottenere dalla sottomascellare: a) la saliva timpanica, chiara, povera di sostanze solide, eccidando il moncone periferico del nervo timpanico-linguale reciso; b) la saliva paralitica, con deflusso scarso ma continuo, in seguito a sezione della corda del timpano; c) la saliva simpatica, vischiosa, torbida, ricca di sostanze solide, per eccitazione del simpatico.
Fra le rare anomalie congenite della sottomandibolare può avere interesse clinico l'atresia congenita del dotto di Wharthon a cui segue la formazione di un tumore cistico per ritenzione di saliva. Protetta dall'arco mandibolare, la sottomascellare raramente è raggiunta da azioni traumatiche e le lesioni che ne derivano, comprese le fistole dei dotti, hanno in generale decorso benigno e tendono a guarigione spontanea. Invece nell'uomo detta ghiandola è la più frequentemente invasa da corpi estranei nel suo dotto ed è la più spesso colpita da calcolosi (v. scialolitiasi). Delle infiammazioni acute (assai meno importanti di quelle della parotide) si descrivono forme primitive (sottomascellite epidemica, dei neonati, dei vecchi, ece.) e secondarie (a ferite, a corpi estranei, a stomatite, a malattie infettive acute come il tifo, pioemia, ecc., a stati cachettici, a interventi sull'addome o a malattie addominali, a processi infiammatorî degli organi contigui, ecc.). Nelle flogosi catarrali semplici il processo risolve in pochi giorni senza lasciare traccia, invece nelle forme suppurative la tumefazione assai più accentuata sporge e dalla regione sottomascellare e dal pavimento della bocca; con la pressione fuoriesce pus dallo sbocco del dotto di Wharton, la pelle è tesa, aderente arrossata dolente; l'edema, che di solito non oltrepassa in alto il bordo della mandibola, s'estende più facilmente in basso lungo il collo; insorgono trisma, disturbi della deglutizione e della fonazione; in casi più gravi possono stabilirsi processi cancrenosi e flemmonosi fino al quadro gravissimo dell'angina di Ludwig che, secondo alcuni, in notevole percentuale di casi sarebbe in rapporto con un'adenoscialite sottomascellare. Tra le forme croniche si descrive una sottomascellite cronica sclerogena, un tumore infiammatorio della ghiandola sottomascellare, una forma di origine tossica, specialnente saturnina. Si possono avere formazioni cistiche per obliterazione del dotto. Assai rara è la flogosi tubercolare; è discusso se debba ammettersi una sottomascellite da lue secondaria, restando il dubbio in detti casi se non si tratti piuttosto di un'infezione secondaria favorita da una stomatite mercuriale; sono invece accertati casi di lue terziaria o come flogosi cronica diffusa o come forma localizzata (pseudotumore, sifiloma); la sottomascellare può essere colpita da actino. nicosi in via ascendente (primitiva) o secondariamente a un'aetinomicosi cervico-facciale; sembra eccezionale l'echinococco. Ancora poco nota è la patologia delle cisti della sottomascellare; secondo U. Stoppato molti casi della cosiddetta ranula sopraioidea o sottomascellare sarebbero in rapporto con la ghiandola sottomascellare. Fra i tumori connettivali sono più noti quelli misti che non altri (linfoangioma, emangioma, sarcoma); fra i tumori epiteliali il carcinoma è relativamente meno raro dell'adenoma.
V. anche bocca; digerente, apparato; salivari, ghiandole.