ghiaccio
Ricorre in Rime dubbie V 27 Ben avrà questa donna cor di ghiaccio, ove il termine è chiamato, con analogia tipica della lirica cortese, a esprimere " il gelo ", " la freddezza " dell'amata che non corrisponde all'amore del poeta. La voce, tra le prime attestazioni di una metafora-archetipo che ha sapore di ‛ tòpos ' anche in Petrarca (cfr. Rime LIX 6 e LXVI 22), può far ricordare, sia pure in tono assai tenue, certo vocabolario da rime petrose (specialmente il freddo di Rime CII 8 e 30, e il mi ghiaccia del v. 32 dello stesso componimento). Un'occorrenza anche in Fiore XXXIV 7, in contesto affine: un'or mi tenne [Amore] in ghiaccio, un'altra 'n foco.