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FAGIOLI, Gherardo

di Cristina Bukowska Gorgoni - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 44 (1994)
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FAGIOLI (Fagellus), Gherardo (Gaddo)

Cristina Bukowska Gorgoni

Nacque a Pisa dal più noto giurista Giovanni, probabilmente verso la metà del sec. XIII. Studiò legge a Bologna e ivi appare il 9 genn. 1274 come "procurator domini Ugolini Cerviani de Pisis" nell'atto di vendita di due manoscritti giuridici. Anche se più volte, in varie circostanze, è detto "iuris civilis professor", mancano testimonianze di un suo insegnamento universitario e l'unico scritto a lui attribuito è il Consilium Guidonis Maschae et Gerardi Facelli iuris professoris datum a domino Antaldo vicario magnifici viri domini Galassi comitis Montis Feltri Pisani Dei gratia potestatis nel 1296.

La notorietà del F. è dovuta soprattutto all'attività pubblica che svolse al servizio del Comune. Negli atti egli è spesso chiamato "iudex"; il Breve vetus testimonia ch'egli fece parte del Collegio degli anziani nel periodo dal 1289 fino al febbraio-marzo 1330, complessivamente 19 volte con una sola assenza più prolungata tra giugno 1320 e novembre 1328.

Dopo il marzo 1330 non si hanno più notizie del F., che potrebbe essere morto subito dopo.

Il F. fu anche membro del Collegio dei savi e sembra aver avuto legami con la Sardegna: il 6 sett. 1304 infatti figurava nella commissione per eleggere il rettore e i notai di Iglesias. Considerato tra quelli che "più savi erano tenuti a Pisa", fu impiegato spesso in missioni diplomatiche. Fu tra gli ambasciatori di Pisa che giurarono la pace di Fucecchio, che poneva fine ai sei anni di guerra con i guelfi (13 luglio 1293); fu inviato a Barcellona per trattare il difficile problema della Sardegna con la corte aragonese (16 nov. 1308-21 giugno 1309). Il 25 nov. 1314 fu autorizzato dal Comune a condurre le trattative con Roberto d'Angiò, trattative che si concluderanno il 12 ag. 1316 a Napoli. La sua ricchezza doveva essere notevole, se gli consentiva di prestare denaro al Comune; possedeva anche appezzamenti di terreni. Era sposato con Minga figlia di Bonvicino de' Sismondi, nominata in un diploma del 1316. Si hanno notizie di due suoi figli: Andrea, nominato in un documento del 24 febbr. 1300, e Giovanni, anch'egli giurista.

Giovanni, personaggio notevole, fu menzionato come "legum doctor" a Bologna nel 1286, anziano in Pisa nel periodo tra luglio-agosto 1294 e aprile-maggio 1329, per ben dodici volte membro del Consiglio del popolo, elettore della commissione dei Cinquanta per designare gli ufficiali, e tra gli ambasciatori pisani alla corte d'Aragona nell'estate del 1309. Il Fabbrucci parla anche di un Giovanni Fagioli, inserito nel '300 tra gli avvocati del Comune e capo della commissione per correggere gli statuti dei notai: questo Giovanni, chiamato "iudex", "legum doctor" e "professor iuris", è forse quel "Johannes Faseolus de Pisis doctor legum" che il 29 nov. 1310 veniva annoverato tra i consiglieri di Enrico VII e successivamente era presente al giuramento di fedeltà prestato dai cittadini di Asti (4 dic. 1310), all'omaggio dei Lodigiani (22 apr. 1311) ed ai negoziati di Arezzo (17 giugno-19 luglio 1311). La probabilità che si tratti della stessa persona è avvalorata dal fatto che Giovanni non è menzionato nei documenti pisani tra l'estate 1309 e il settembre 1312. Manca invece un punto d'appoggio per vedere in lui l'autore delle Additiones al Digesto nuovo nel manoscritto della Biblioteca Laurenziana Medicea di Firenze, S. Croce, plut. VI Sin. I firmate "Jo. Fazeolus" ed ispirata ai giuristi del tardo '200 e della prima metà del '300 come Dino del Mugello, Cino da Pistoia, Iacopo Bottrigari e Uberto da Cremona.

Fonti e Bibl.: F. Dal Borgo, Raccolta di scelti diplomi pisani, Pisa 1765, pp. 221, 227-230; F. Bonaini, Breve vetus seu Chronica antianorum civitatis Pisarum…, in Arch. stor. ital., VI (1845), I, ad annos; Cronaca di Pisa di Ranieri Sardo, a cura di O. Banti, Roma 1963, p. 119 e n. 6; F. Dal Borgo, Dissertazione epistolare sull'origine della università di Pisa, Pisa 1765, pp. 118 ss.; A. Fabroni, Historiae Academiae Pisanae, II, Pisis 1791, p. 40; M. Sarti-M. Fattorini, De claris Archigymnasii Bononiensis professoribus, a cura di A. Albicini - C. Malagola, I, Bononiae 1888-1896, p. 187; G. Landogna, Maestri e scolari pisani nello Studio di Bologna tra il sec. XII e la metà del XIV, in Arch. stor. ital., s. 7, LXXXV (1926), 1, pp. 155, 196, n. 36, 213 n. 158; V. Salavert y Roca, Cerdeña y la expansión mediterránea de la Corona de Aragón, Madrid 1956, I, p. 424; II, pp. 369, 400, 451, 459, 496; E. Cristiani, Nobiltà e popolo nel Comune di Pisa dalle origini del podestariato alla signoria dei Donoratico, Napoli 1962, pp. 207, 213, 218, 256, 267, 282, 286, 293, 455; G. B. Picotti, Lo Studio di Pisa dalle origini a Cosimo duca, in Boll. stor. pisano, XI-XIII (1942-44), ora in Scritti vari di storia pisana e toscana, Pisa 1968, p. 18.

Per il figlio Giovanni si vedano inoltre: Monumenta Germaniae Historica, Legum sectio IV, Constitutiones et acta publica imperatorum et regum, IV, 1, a cura di J. Schwalm, Hannoverae-Lipsiae 1904-1906, pp. 443, 574, 601; F. Bonaini, Acta Henrici VII Romanorum imperatoris, Florentiae 1877, pp. 96, 177; Id., Breve Vetus..., cit., sub voce; R. Davidsohn, Storia di Firenze, III, Firenze 1960, p. 567; S.M. Fabbrucci, Dissertatio storico-critica qua certius quam antea Pisanae universitatis initium constituitur, in Raccolta d'opuscoli scientifici e filologici, a cura di A. Calogerà, Venetiis 1740, pp. 12-17; V. Salavert y Roca, Cerdeña y la expansión mediterránea..., cit., I, p. 424; II, pp. 471, 505 s., 511; E.M. Meijers, Etudes d'histoire du droit..., a cura di R. Feenstra - H. F. W. D. Fischer, III, Leiden 1959, p. 160 n. 24; E. Cristiani, Nobiltà e popolo..., cit., p. 284.

Vedi anche
Ghibellini Sostenitori della fazione tedesca capeggiata dagli Hohenstaufen, signori di Waibling (da cui il nome) e duchi di Svevia, in contrapposizione ai Guelfi. SS Sigla del tedesco Schutz-Staffel («schiera di protezione»), milizia speciale tedesca destinata a compiti di polizia durante il regime nazionalsocialista in Germania. Attiva dall’inizio degli anni 1920 come formazione paramilitare di supporto al Partito nazista e dal 1925 responsabile della sicurezza ... giurisprudenza In senso ampio, la conoscenza e la scienza del diritto, con riferimento originario al diritto romano, esteso poi anche al mondo moderno. In senso più ristretto e tecnico, l’insieme delle sentenze e delle decisioni attraverso cui gli organi giudicanti di uno Stato interpretano le leggi applicandole ai ... duca Titolo nobiliare che, nella gerarchia araldica, segue quello di principe. In età tardoromana il termine (lat. dux) individuava il detentore del potere militare in una o due province, ma dal Medioevo in poi passò a indicare colui che deteneva poteri militari e civili, con titolo e carica ereditari, in ...
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fagiòlo
fagiolo fagiòlo (letter. fagiuòlo) s. m. [lat. phaseŏlus, variante di phasēlus, gr. ϕάσηλος]. – 1. a. Nome di varie piante leguminose papiglionacee, appartenenti quasi tutte al genere Phaseolus, di cui alcune specie hanno alto valore alimentare:...
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fagiolata s. f. [der. di fagiolo], fam. – 1. Mangiata, scorpacciata di fagioli: farsi una bella fagiolata. 2. fig. Insulsaggine.
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