GHARDAÏA (A. T., 112)
Città e oasi dei Territorî del Sud algerino, posta a 32° 30′ lat. N. e a 3° 40′ long. E., a 580 m. s. m. La città è il capoluogo della tribù dei Beni Mzab: una caratteristica e operosa tribù berbera che attende con gran cura al mantenimento dei pozzi dai quali unicamente l'oasi trae possibilità di vita. I Mzābiti, appartenenti al gruppo eretico musulmano dei Khārigiti Ibāḍiti (v.), si rifugiarono in quest'appartata plaga sahariana al tempo dell'occupazione di Algeri costituendovi una specie di confederazione di repubblichette rette da capi religiosi finché nel 1882 il paese fu regolarmente occupato dai Francesi che l'organizzarono come un circolo militare. Ghardaïa è una caratteristica città di 11 .000 abitanti di cui un migliaio di Ebrei e poche decine di Europei, divisa in tre quartieri distinti, occupati rispettivamente dai Mzabiti, dagli Ebrei e dalla piccola tribù dei Medabia, che proviene dallo Ksar di Lehmaia. La città dà il nome a uno dei 4 dipartimenti in cui oggi si suddividono i Territorî del Sud algerino, che ha un'estensione di 108.000 kmq. e annovera una popolazione di 143.130 ab. (cens. 1931), di cui 1635 Europei. Ne è capoluogo Laghouat, che dista da Ghardaïa, cui è congiunta da una buona strada automobilistica, circa 200 km. verso nord.