GÉZA principe dei Magiari
Figlio e successore del principe Taksony, fu l'iniziatore della monarchia cristiana nell'Ungheria. Non appena al potere (972) mise fine alle scorrerie secolari del suo popolo e si rivolse ai principi tedeschi, annunziando l'intenzione di convertirsi al cristianesimo e chiedendo che inviassero missionarî. Poco dopo apparvero nell'Ungheria i sacerdoti di Piligrim, vescovo di Passau. Uno di questi battezzò il principe G. e suo figlio, Vaik, col nome cristiano Stefano. Il popolo magiaro seguì l'esempio dei suoi principi ed entrò così nella civiltà cristiana occidentale. G. per rinsaldare il potere principesco, indebolito nell'epoca delle scorrerie, parte spezzò e parte paralizzò con legami familiari la potenza dei capitribù, e pose le basi di una nuova classe sociale, formata da cavalieri stranieri (Deodato, conte di Sanseverino), e dai capitani magiari raggruppati intorno al principe. Questi ottennero grandi donazioni e divennero il sostegno del nuovo sistema politico e sociale. È verosimile che sia stato G. a iniziare il sistema patrimoniale nell'Ungheria. Fu duro, crudele, pagano di costumi, ma dotato di eccezionale energia e di geniale senso politico. Morì nel 997.