geti
Il termine appare in Detto 96 Or taglia ' geti, e lunga / da lui, ch'egli è di parte / che, chi da lu' si parte, / e' fugge e sì va via. Indica il " correggiuolo di cuoio, che si adattava al piede degli uccelli di rapina adoperati per cacciare, e al quale si attaccava la striscia pure di cuoio detta lunga " (Crusca).
Qui indica il legame che tiene unito il poeta ad Amore, secondo metafora presente anche nel Roman de la Rose (" Tant sont poissant d'amours li giez ", v. 8082; " S' Amors le tient pris en ses giez ", v. 3276), mentre l'immagine di ‛ tagliare i g. ' per liberarsi dalla servitù amorosa appare anche nel sonetto anonimo Tapina in me (ediz. Panvini) 12-14 " Or se' salito sì come lo mare / ed a[i] rotti li geti e se' fugito / quando eri fermo nel tuo uccellare ".