Seripando, Gerolamo
Ecclesiastico (Napoli 1493-Trento 1563). Agostiniano (dal 1507), fu ordinato prete nel 1513. Segretario del generale dell’ordine Egidio da Viterbo, alternò l’attività di predicatore con gli studi di filosofia e teologia, che insegnò nell’univ. di Bologna (1518). Nominato vicario generale dell’ordine, si avvicinò all’ambiente religioso intorno a J. de Valdés, senza accettarne le tesi eterodosse, ma confermandosi nella necessità di una profonda riforma della Chiesa. Creato priore generale (1538), partecipò ai primi lavori del Concilio di Trento, insistette nell’idea di affidare la predicazione ai regolari e propose una sua tesi conciliativa sul problema della giustificazione per la fede, che però fu respinta. Ritornato a Napoli e lasciato il generalato, riprese la sua attività di studioso. Campione della Riforma cattolica, Pio IV lo creò (1561) cardinale. Per fronteggiare l’editoria protestante fondò la tipografia vaticana, affidandola a P. Manuzio. Riprese poi il suo posto al Concilio di Trento, dove era stato nominato legato pontificio (1561), ma morì mentre i lavori erano ancora in pieno svolgimento.