MAGGI, Gerolamo
Ingegnere e scrittore militare, nato ad Anghiari (Arezzo) da Paolo, verso il 1523, morto a Costantinopoli il 27 marzo 1572. Studiò eloquenza sotto Pierantonio Ghezzi da Laterina, frequentò le università di Perugia, Pisa e Bologna, appassionato per le lingue, l'architettura e l'epigrafia. Addottoratosi a Pisa pare nel 1546, visitava pochi anni dopo le fortificazioni di Pesaro e quelle di Padova. Mediocre poeta, cantava in quel frattempo (1551) le guerre di Fiandra. Nel 1552, con altri ingegneri, provvedeva alla difesa di Anghiari, l'anno seguente era a Bologna, poi a Ferrara, dove offriva al duca una parte del trattato dell'arte dell'ingegnere militare, che stava scrivendo, e ne riceveva in compenso una catena d'oro. Tornato ad Anghiari vi esercitava l'avvocatura, poi, verso il 1558, per la protezione dei Vitelli era giudice all'Amatrice. Nel 1560 era però già a Venezia, dove si occupò quale correttore di bozze per lo stampatore Ziletti, e trovò nel senatore Giovanni Donato un protettore, che favorì la stampa delle sue opere. Nel 1570 era ingegnere alla difesa di Nicosia, comportandosi valorosamente, poi, caduta questa città, si ritirava a Famagosta, investita dai Turchi nel 1571. Anche qui prese parte molto attiva e valorosa alla difesa, apprestando fortificazioni campali; alla resa della città (agosto 1571), venne fatto prigioniero e schiavo e condotto a Costantinopoli, dove, pur costretto ad umili servizî, seppe trovar la forza di scrivere qualche volumetto, pubblicato postumo per opera d'amici. Impaziente della libertà fuggì, ma fu ripreso e strozzato. Tra le sue opere a stampa: Miscellaneorum libri III (Venezia 1563); Della fortificazione delle città (Venezia 1564, in collaborazione con Giacomo Castriota). Lasciò anche numerosi manoscritti.
Bibl.: C. Promis, Vita di G.M. d'Anghiari, Torino 1862.