ASTENGO, Gerolamo
Da Giambattista, facchino carbonaio, e da Teresa Ansaldo, nacque a Genova nel 1821 (così, secondo i censimenti del 1827 e 1857; ma dall'atto di morte, che attribuisce all'A. 57 anni, sembrerebbe nato nel 1823). Operaio verniciatore, l'A. appartenne alla sinistra del partito mazziniano ed esplicò notevole attività nell'ambito dei movimento organizzativo dei lavoratori.
Nel 1851 fu tra i fondatori dell'Associazione operaia di mutuo soccorso tra indoratori e verniciatori; nel 1853 fu tra i promotori della Consociazione operaia genovese (cui aderivano, in origine, una ventina di società), costituitasi per unire e coordinare le diverse associazioni di categoria e risolvere i più immediati problemi dei lavoratori. Vicesegretario del Consolato dirèttivo nel 1853, ne fu segretario nel 1858 e '59, e fu console più volte (1859, 1860, 1863, 1864, 1868, 1870, 1871). Fu tra i protagonisti dei primi tre congressi operai liguri (1868, 1869, 1872). Nel 1861 fece parte di una commissione operaia genovese, che, per poter ottenere miglioramenti economici ai lavoratori, si recava a Torino a chiedere provvedimenti a favore delle industrie locali.
Fece parte, nel 1864, 1868 e 1869, della Commissione permanente delle Associazioni operaie italiane; rappresentò inoltre gli operai genovesi ai congressi generali delle Società operaie tenuti a Vigevano (1856), Vercelli (1858), Novi (1859), Milano (1860), Firenze (1861), Parma (1863) e Roma (1871).
Nel congresso di Vigevano, prendendo posizione contro il finanziamento delle società operaie da parte dei governo e dei privati, contribuì in modo decisivo all'affermazione dell'associazionismo operaio come strumento autonomo di classe, mezzo di mutuo soccorso e non di beneficenza. Nel congresso di Novi suscitò scalpore con una vivace esaltazione di Proudhon e di Louis Blanc. In quello di Milano prese una vivace posizione contraria alla proposta di associare gli operai agli utili e alle perdite aziendali. Nel congresso di Roma, unico tra i rappresentanti genovesi, votò a favore dell'ordine del giorno del rappresentante napoletano dell'Associazione internazionale operaia, A. Tucci.
Nel 1862 era membro del comitato direttivo dell'Associazione unitaria-emancipatrice di Genova (e, per questo, fu attentamente sorvegliato dalla polizia); tra i più attivi dell'Alleanza repubblicana universale, fu elemento moderatore e conciliatore dei frequenti contrasti tra mazziniani e garibaldini genovesi. Nel 1871 l'A. manifestò simpatie per la Comune parigina, in netto contrasto con le tesi di Mazzini; pochi mesi più tardi, però, nel terzo congresso operaio ligure (1872), l'A. appare essere ritornato su posizioni mazziniane ortodosse. Da quell'anno l'A. non figura più tra gli esponenti della Consociazione.
Morì a Genova il 10 nov. 1880.
Fonti e Bibl.: Arch. Comunale di Genova, Stato Civile, Censimenti, anni 1827 e 1857; ibid., Anagrafe, atto di morte; Arch. di Stato di Genova, Gabinetto Prefettura, Pratiche riservate, pacchi 193, 202, 207, 208; Congresso delle Società Operaie Liguri tenuto in Genova i giorni 6, 7, 8 sett. 1868, Genova 1869, passim; Atti del Terzo Congresso delle Associazioni Operaie della Liguria, Genova 1872, passim; N. Rosselli, Mazzini e Bakounine, Torino 1927, pp. 61, 74, 113;G. Mazzini, Scritti editi e inediti, LXXXIX, Imola 1940, pp.109, 169; XCI, ibid. 1941, pp. 207, 232, 253, 256, 275; Sunto degli Atti del Congresso Generale delle Società degli operai dello Stato, tenuto il 10, 11, 12 ott. 1856 in Vigevano, in Movimento Operaio, III(1950-1951), pp. 535. 538 s., 542-547e passim; G. Manacorda, Il Movimento operaio attraverso i suoi congressi, Roma 1953, pp. 40, 41, 66; B. Montale, La Confederazione Operaia Genovese e il movimento mazziniano in Genova dal 1864 al 1892, Pisa 1960, passim.