GERMANO II patriarca di Costantinopoli-Nicea
Fu patriarca dal 1222 al 1240 ed ebbe un governo molto laborioso per le pretese autonomiste dei vescovi del despotato di Epiro. Personalmente contrario a ogni intesa con la Chiesa di Roma, fu indotto da Giovanni Vatatze, imperatore di Nicea, a intavolare trattative d'unione con Gregorio IX, per altro fallite. Le sue opere comprendono epistole, trattati contro i Latini, quasi tutti inediti, omelie in numero di oltre 50, e alcune poesie di argomento sacro.
Ediz.: Otto omelie in Migne, Patrol. Graeca, CXL, coll. 621-757; altre 15 presso Sp. Lagopatis, Γ. ὁ β′ πατριάρχης Κωνσταντινουπόλεως Νικαίας, Tripoli di Grecia, pp. 214-360.
Bibl.: K. Krumbacher, Gesch. der byz. Litteratur, 2ª ed., Monaco 1897, p. 174; M. Jugie, Theol. dogm. Christ. Orientalium, Parigi 1926.