Vedi GERMANICO dell'anno: 1960 - 1994
GERMANICO (v. vol. III, p. 848)
Al principe figlio di Druso Maggiore e di Antonia Minore furono tributati vari onori, in particolare dopo la morte avvenuta nel 19 d.C. La lex de honoribus Germanici Caesaris, proposta nell'anno della morte del giovane principe, ma pubblicata nel 20 d.C. (AE, 1984, p. 508), contiene la disposizione di erigere statue in onore del principe a Roma e nelle principali città d'Italia e dell'Impero.
Fu decretato un arco trionfale nell'area del Circo Flaminio, nelle vicinanze di quel gruppo che era stato dedicato al Divus Augustus e alla domus Augusta da Gaio Norbano Fiacco.
L'arco celebrava le imprese del principe nelle campagne di Germania, di Gallia e d'Asia, e sull'attico dovevano trovar posto - al di sopra di una grande epigrafe celebrativa - il carro trionfale con l'immagine dello stesso Germanico attorniato da quelle del padre Druso Maggiore, della madre Antonia Minore, della moglie Agrippina Maggiore, della sorella Livilla, di Tiberio Germanico (cioè Druso Minore, suo fratello per adozione), dei figli e delle figlie (AE, 1984, p. 508, I). Un secondo arco trionfale doveva essere eretto in Siria, nel lucus del Monte Amano, con statua e testo epigrafico. È ancora aperto il problema dell'arco costruito «apud ripam Rheni» (v. magonza).
La legge ricorda inoltre (AE, 1984, p. 508, IIB6) statue cum veste triumphali da erigere nei templi e nelle aree pubbliche nelle quali il Divus Augustus e Livia avevano avanzato la proposta di onorare il padre, Druso Maggiore; e inoltre effigies eburnee nel Tempio della Concordia. Infine sono previste le immagini entro clipei del principe e del padre al di sopra delle colonne del baldacchino che coprono il simulacro di Apollo nella biblioteca affiancata al Tempio di Apollo Palatino.
L'iconografia di G. è stata argomento di nuove e approfondite ricerche, ma non vi è pieno accordo tra gli studiosi; tale situazione è determinata dalle diverse metodologie utilizzate nell'esame della documentazione iconografica e dal fatto che al momento non sono documentati ritratti rinvenuti assieme ai rispettivi testi epigrafici.
L'immagine del principe è stata riconosciuta su statue a tutto tondo, cammei, vetri e monete in un numero notevole di documenti che ben illustrano l'importanza e il ruolo del personaggio.
La recente messa a punto di K. Fittschen ha individuato almeno tre differenti tipi di ritratto ai quali si possono rapportare le immagini a noi pervenute. Nel primo gruppo sono inseriti alcuni ritratti rinvenuti assieme a quelli di Druso Minore, suo fratello di adozione. Quest'immagine, che prende il nome da Beziers, località presso la quale venne rinvenuto l'esemplare più significativo, potrebbe essere stata creata per celebrare i due pretendenti al trono imperiale, probabilmente in occasione di qualche vittoria militare.
Il tipo «Beziers» mostra un'immagine giovanile - assai vicina a quella attribuita al padre Druso Maggiore e a quella dell'imperatore Tiberio, padre adottivo - caratterizzata da volto abbastanza ampio, mento sfinato, bocca piccola con labbro superiore prominente, naso leggermente arcuato, fronte ampia e spaziosa coperta da una ricca frangia. Questa è formata da ciocche descritte minuziosamente che si aprono al di sopra della metà sinistra in una piccola coda di rondine e presentano alle estremità il c.d. motivo a tenaglia.
Nel secondo gruppo, che viene denominato Gabii dall'esemplare meglio noto e anch'esso talvolta rinvenuto in connessione con ritratti di Druso Minore, i capelli sono riportati sul davanti e si aprono a ventaglio, con corpose ciocche al di sopra dell'occhio destro. Non tutti gli studiosi concordano sulla datazione di questo ritratto, da alcuni ritenuto anteriore al tipo «Beziers», ma da altri, forse più giustamente, riferito a età più tarda e posto in rapporto con l'ascesa al trono del figlio, l'imperatore Caligola.
Un ritratto giovanile potrebbe essere documentato dalla Gemma Augustea, ora al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Il cammeo, databile al 10 d.C., presenta una figura di giovane, posto accanto all'imperatore Tiberio, che potrebbe raffigurare il principe all'età di c.a 25 anni. A questo tipo, detto «dell'Adozione», con acconciatura derivata da quella dei principi Giulii, sono stati avvicinati alcuni ritratti a tutto tondo che fanno capo a un esemplare in basalto ora al British Museum.
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