BANDINI, Germanico
Nato nel 1532 o nel 1533 a Siena, figlio di Mario e nipote di Francesco Bandini, arcivescovo di quella città, fu indirizzato giovanissimo alla carriera ecclesiastica. Nel 1546 fu nominato cavaliere aurato e conte palatino lateranense, nel 1560 vescovo coadiutore di Siena con diritto di successione, a fianco dello zio ormai d'età molto avanzata. Come ausiliare di Siena e arcivescovo titolare di Corinto, partecipò al terzo periodo del concilio di Trento giungendo nella città il 14 nov. 1561 e ivi rimanendo sino alla conclusione. Si distinse per la sua attenta e diligente partecipazione ai lavori conciliari e per i numerosi interventi, nelle congregazioni generali su tutti i più importanti problemi in discussione: nonostante non sia stato compiuto ancora uno studio sulla sua attività conciliare e sul suo pensiero, si può dire che egli fu favorevole ad una riforma profonda della disciplina ecclesiastica e particolarmente sensibile alla restaurazione dei diritti-doveri episcopali (cfr. Concilium Tridentinum, VIII,pp. 424-426), ma sempre preoccupato della salvaguardia dei diritti della Santa Sede e molto diffidente nei riguardi delle posizioni degli ultramontani e in particolare dei Francesi. Durante la sua permanenza a Trento fu uno dei maggiori corrispondenti-informatori del cardinale Alessandro Farnese: le sue lettere introducono nel vivo dei lavori conciliari e dei dibattiti e costituiscono una delle fonti epistolari più importanti relative al terzo periodo del Tridentino. Rientrato in Siena nelle sue funzioni di vescovo ausiliare, animato da spirito riformatore, prese nelle sue mani l'effettivo governo spirituale della città tenendo subito nel 1564 il primo sinodo diocesano, al quale seguirono poi altri, per l'applicazione dei deliberati tridentini. La morte lo colse ancora ai primi passi di quest'attività riformatrice, nel 1569, a 36 anni d'età, senza che avesse potuto, per essere premorto allo zio Francesco, valersi del suo diritto di successione all'arcivescovado di Siena.
Fonti e Bibl.: Concilium Tridentinum, ed. Soc. Goerresiana, III, Friburgi B. 1931, passim; VIII, ibid. 1919, passim; IX, ibid. 1924, passim; G. A. Pecci, Storia del vescovado della città di Siena, Lucca 1748, p.353;G. van Gulik-C. Eubel, Hierarchia catholica, III,Monasterii 1923, p.297 s.; G. Alberigo, Ivescovi italiani al concilio di Trento (1545-1547), Firenze 1958, p. 148.