GERGOVIA
. Città gallica degli Arverni, di fortissima posizione strategica su un monte, identificato con l'attuale Mont de Gergovie, 6 km. a S. di Clermont-Ferrand. Deve la sua fama all'assedio ivi posto da Cesare e alla disfatta da lui subita nel 52 a. C.; dopo la guerra gallica non si ha più ricordo di lei, e come capitale degli Arverni appare Augustonemetum (odierno Clermont-Ferrand), dove gli abitanti dell'antico centro furono costretti a trasferirsi.
La battaglia di Gergovia. - Nella primavera del 52 Cesare venne a investire la piazzaforte, in cui, dopo la rotta di Avarico, si era trincerato Vercingetorige. Conquistato d'assalto il colle oggi detto La Roche Blanche, a S. della città, vi stabilì un piccolo campo, collegandolo con trinceramenti col suo campo maggiore, a NE. dell'attuale località Petit Orcet. Ma per la fortissima posizione della città e la minacciata defezione degli Edui stava già per rinunziare a ogni ulteriore operazione, quando dei lavori di fortificazione intrapresi dai Galli sugli attuali colli di Risolles, a SO. di Gergovia, gli fecero balenare la possibilità di un attacco di sorpresa alla città sguarnita di difensori. Distratto il nemico con opportune finte, lanciò tre legioni contro i campi fortificati gallici a S. della città, che furono presto occupati e travolti. Qui, pare, egli avrebbe già dato il segnale della ritirata, che però non fu udito dai suoi già intenti alla scalata delle mura. Il sopraggiungere in forze dei Galli respinse nettamente i Romani dalle mura, e li ricacciò indietro in un disordine che si sarebbe potuto cambiare in gravissima rotta senza l'intervento della X legione di riserva, che arginò l'impeto dell'inseguimento. Vercingetorige seppe rifiutare la battaglia campale che Cesare, ricomposte le file, offerse, e si ritirò, pago del successo, nella città. Due giorni dopo Cesare levò il campo e ripartì verso il Nord.
Bibl.: C. Jullian, Hist. de la Gaule, III, Parigi 1909, pp. 465-479; T. Rice Holmes, Caesar's conquest of Gaul, Oxford 1911, pp. 145-159; Kromayer-Veith, Schlachtenatlas, Röm. Abt., 77-79.