Erudito e musicologo (Horb sul Neckar, Württemberg, 1720 - Sankt Blasien, Selva Nera, 1793), benedettino. Entrato sedicenne nell'abbazia di St. Blasien, compiuti gli studî, vi insegnò teologia per dieci anni mentre ne curava la biblioteca. Dopo alcuni viaggi in Germania, Italia e Francia (descritti nel suo Iter Alemannicum; accedit Italicum et Gallicum, 1765), fu nel 1764 eletto principe abate; diede ai monaci nuove costituzioni e, avendo un incendio distrutto il monastero (1768), lo ricostruì rendendolo un fiorente centro di studî; e qui fondò e diresse la Germania sacra. Studioso di vastissima dottrina, si dedicò alla storia dell'ordine benedettino, pubblicando la documentatissima Historia Silvae Nigrae ordinis S. Benedicti coloniae (3 voll., 1783-84) che abbraccia la storia degli ordini monastici tra il 7º e il 18º sec., e non solo limitata alla Selva Nera. Per la musica sacra raccolse numerosi trattati teorici medievali in Scriptores ecclesiastici de musica sacra potissimum ex variis Italiae, Galliae et Germaniae codicibus manuscriptis collecti (3 voll., 1784, ampliata e riedita nel 1864-76 da C.-E. de Coussemakler), cui aveva fatto precedere De cantu et musica sacra (2 voll., 1774) dalle origini ai suoi tempi; per la storia della liturgia, Vetus liturgia Alemannica (2 voll., 1776) e i Monumenta veteris liturgiae Alemannicae (2 voll., 1777-79). È anche autore di molte opere teologiche, esegetiche, ecc.; ricchissima la sua corrispondenza.