DIEGO, Gerardo
Poeta, nato a Santander il 3 ottobre 1896. Studiò lettere nell'università di Salamanca e si laureò in quella di Madrid. Ha viaggiato a lungo in Europa, America e nelle Filippine. Ha svolto anche attività come compositore e critico musicale; nel 1925 gli fu concesso il premio nazionale per la letteratura.
Scrisse il suo primo libro di versi nel 1920, El romancero de la novia, al quale seguirono: Imagen (1922), Manual de Espumas (1924), Versos humanos (1925), Viacrucis (1930), Fabula de Equis y Ceda (1932), Poemas adrede (1932), Alondra de verdad (1942) e La sorpresa (1944). Dopo il 1920, recatosi in Francia, partecipò attivamente ai movimenti letterarî d'avanguardia allora di moda, specie al "creazionismo", che in Spagna si chiamò "ultraismo", e in Manual de Espumas, in cui si avverte l'influenza di G. Apollinaire e del cileno Vicente Huidobro, volle tentare, com'egli stesso scrisse, "una trasposizione poetica di quel che era allora il cubismo". In occasione del centenario della morte del Góngora (1927), scrisse una Antología poética en honor de Góngora, e un moderato gongorismo è anche in qualche sua pagina lirica, specie nella Fábula de Equis y Ceda. Ha fondato e diretto due riviste poetiche, Carmen e Lola, ed ha raccolto in una Antología de poetas contemporaneos (1942), il meglio della lirica spagnola di questi ultimi anni.
Bibl.: D. Alonso, Alondra de Gerardo Diego, Madrid 1943; M. Gasparini, Poeti spagnoli contemporanei, Salamanca 1947.