Scrittore nederlandese (Amsterdam 1923 - Zulte 2006). Dopo il racconto De ondergang van de familie Boslowits ("La fine della famiglia B.", 1946), s'impose con il romanzo De avonden ("Le sere", 1947), sul disagio esistenziale della gioventù del dopoguerra, cui seguì Werther Nieland (1949). Nelle opere successive, spesso di impianto epistolare, l'elemento autobiografico si fece via via più esplicito e si affacciarono i temi dell'omosessualità e della religione (Op weg naar het einde "Verso la fine", 1963; Nader tot U "Più vicino a te", 1966; De taal der liefde "Il linguaggio dell'amore", 1972; Ik had hem lief "Gli volevo bene", 1975; Brieven aan Wimie 1959-1963 "Lettere a W. 1959-1963", 1980; De vierde man "Il quarto uomo", 1981). Personalità controversa, caratterizzata da un individualistico spirito di ribellione e da un umorismo dissacrante, R. attenuò la sua esuberanza stilistica in opere come Oud en eenzam ("Vecchio e solo", 1978), Moeder en zoon ("Madre e figlio", 1980), Brieven an Ludo P. ("Lettere a Ludo P.", 1986), Bezorgde ouders ("Genitori preoccupati", 1988). Scrisse in seguito: Brieven van een aardappeleter ("Lettere a un mangiatore di patate", 1993); Ik bak ze bruiner ("Li ho fatti neri", 1996); Het boek van violet en dood ("Il libro della viola e della morte", 1996); Brieven aan Matroos Vosch 1975-1992 ("Lettere a M. V.", 1997); Brieven aan Bram P.: 1987-1999 ("Lettere a Bram P.", 2003).