HOPKINS, Gerard Manley
Poeta inglese, nato a Stratford (Essex) l'11 giugno 1844, morto a Dublino l'8 giugno 1889. Dopo brevi ma serî studî alla Highgate School, il H. fece un primo viaggio nella Valle del Reno (1857); nel 1860 percorse la Germania meridionale, nel 1865 la Svizzera. Nel 1866 entrò nella chiesa cattolica e due anni dopo iniziò a Roehampton il noviziato dei gesuiti. Tra il 1870 e il 1877, quando ricevette gli ordini sacri, studiò filosofia e teologia, insegnando anche materie classiche, finché nel 1884 ottenne la cattedra di greco alla Royal University di Dublino.
Preso tra il fervore religioso e l'amore della poesia, egli cercò di combattere in sé quest'ultimo e talvolta, come compromesso, insinuò intenzioni edificanti nelle sue non numerose poesie, nelle quali però, in massima parte, la visione puramente lirica predomina. Questo combattuto amore sembra aver dato alle liriche del H. una drammaticità, una parsimonia di parole, in cui il profondo valore umano è trasfigurato in intensa visionarietà, per esprimere la quale il H. si vale di audaci scorci anche sintattici e di una propria tecnica del verso, il quale assume un ritmo aderente all'interno ritmo emotivo. Tali risorse tecniche e la modernità della sua visione poetica, dimostrate, insieme con le sue lotte morali, dalle sue numerose e belle lettere, pongono a buon diritto il H. accanto alla generazione di poeti posteriori alla guerra mondiale.
Opere: Poems of G. M. H., editi con note a cura di R. Bridges, Londra 1918; 2ª ed. con aggiunte e notizie critiche di Ch. Williams, ivi 1935; The Correspondence of G. M. H. and Richard Watson Dixon, ivi 1936; The Letters of G. M. H. to R. Bridges, a cura di C. Collier Abbott, ivi 1935; Further Letters of G. M. H., a cura di C. C. Abbott, ivi 1938.
Bibl.: G. B. Lahey, G. M. H., Londra 1930; E E. Phare, The Poetry of G. M. H., Cambridge 1933; C. C. Abbott, ottima introduz. alla cit. ediz. delle lettere (1935); F. Olivero, Correnti mistiche della letteratura inglese moderna, Torino 1932, pp. 73-100; G. De Luca, in Nuova Antologia, 16 aprile 1934, pp. 635-38; B. Croce, in La Critica, 20 marzo 1937, pp. 81-100, con saggi di traduzione.