Critico letterario e saggista francese (n. Parigi 1930 - m. 2018); prof. all'École normale supérieure di Parigi. Allievo di R. Barthes, è stato esponente di spicco della cosiddetta "nouvelle critique", privilegiando lo studio della struttura linguistica dei testi per rivelarne quei meccanismi nascosti che ne costituiscono l'intrinseca "letterarietà". Tale tipo di lettura è stato da lui applicato a opere di diverse epoche letterarie: dal barocco, suo campo di elezione, al "nouveau roman" (Figures, 1966, trad. it. Figure. Retorica e strutturalismo, 1969; Figures II, 1969, trad. it. Figure II. La parola letteraria, 1972), alla Recherche di M. Proust, attraverso la quale ha cercato di indagare i meccanismi di produzione di un testo romanzesco, seguendo le tracce di tempo, spazio ed enunciazione (Figures III, 1972; trad. it. Figure III. Discorso del racconto, 1976). Tra le altre opere: Mimologiques (1976); Introduction à l'architexte (1979; trad. it. 1981); Palimpsestes. La littérature au second degré (1982), dedicato allo studio dell'intertestualità; Nouveau discours du récit (1983; trad. it. 1987); Seuils (1987; trad. it. 1989); Fiction et diction (1991; trad. it. 1994); L'ceuvre d'art. Immanence et trascendance (1994; trad. it. 1999); Figures IV (1999); Figures V (2002); Métalepse: de la figure à la fiction (2004); Bardadrac (2006); Codicille (2009); Apostille (2012); Épilogue (2014); Postscript (2016).