HOUVILLE, Gérard d'
Pseudonimo della poetessa Marie de Heredia, figlia del poeta francese José-Maria de H. e sposa di Henri de Régnier; nata a Parigi il 20 dicembre 1875.
Di sensibilità parnassiana e simbolista, ha pubblicato versi in varie riviste (Revue de Paris, Revue de Deux Mondes, ecc.), di squisita purezza formale. Ed è lirica anche nei romanzi (L'Inconstante, 1903; Esclave, 1905; Le temps d'aimer, 1908; Le séducteur, 1914; Jeunefille, 1916; Tant pis pour toi, 1921; L'Enfant, 1925), dove la vita del sentimento affiora nelle sue più suggestive trepidazioni, amare e malinconiche anche nella confidenza amorosa, dolci e obliose anche nella tragedia. Frammenti di questo mondo che possiede le inconsapevoli audacie muliebri, si ritrovano nella serie di Comédies et Proverbes (La nuit porte conseil, 1917; Å l'impossible nul n'est tenu, 1918; On ne saurait penser à tout, 1920, ecc.).