GERACE Marina (A. T., 27-28-29)
Cittadina della provincia di Reggio Calabria: sino alla metà circa del sec. XIX piccolo borgo di pescatori e agricoltori dipendente da Gerace (ora Gerace Superiore), s'ingrandì poi specialmente dopo l'apertura del tronco Reggio-Roccella Ionica della ferrovia litoranea ionica, e divenne frazione del comune di Gerace, col nome di Neolocri (1873); nel 1879 capoluogo del comune di Gerace, dal 1901 fu eretta in comune autonomo col nome attuale; è sede di tribunale e fu, sino al 1923, capoluogo di circondario. Nel 1901 gli abitanti del comune erano 5660, nel 1911 6306, nel 1921 7482, dei quali 3932 nel capoluogo, il resto in centri minori e sparsi nella campagna, che è una delle più fertili e più densamente popolate della regione. Nel 1931 il comune contava 9133 abitanti. Il capoluogo ebbe notevoli danni dai terremoti del 1907 e del 1908 e fu in parte ricostruito con vie larghe e rettilinee e vaste piazze alberate. Ha un notevole Museo archeologico comunale ed è centro turistico importante per la vicinanza di Gerace Superiore e dei ruderi di Locri. La superficie del territorio del comune è di kmq. 24,98. Produzione essenziale è quella dell'olio d'oliva, seguono il vino e gli agrumi; industrie della raffineria dell'olio, dei laterizî, meccaniche, ecc. Nella vallata della fiumara di Gerace, a circa 8 km. a NO. della città, sono le antiche Terme Locresi o Acque Sante, solforose, molto frequentate per bagni e fanghi. Si trovano nel territorio del comune di Antonimina e sono di proprietà dei due comuni. Gerace Marina ha un pontile di approdo ed è unita per mezzo di servizio automobilistico pubblico a Gerace Superiore e Cittanova.