ZALOKŌSTAS, Geórgios (Γεώργιος)
Poeta greco, nato a Syrrákon in Epiro nel 1805, morto ad Atene nel settembre 1858. Studiò diritto a Livorno, ma a soli diciassette anni lasciò l'Italia per prendere parte alle guerre dell'indipendenza greca, finite le quali ebbe importanti cariche nell'amministrazione dello stato e nella gendarmeria.
Come poeta cominciò a rendersi noto nel 1851 vincendo, con un poemetto Missolunghi, il premio letterario Rállēs. Nella sua attività poetica possiamo distinguere due diverse tendenze, per le quali da un lato si collega alla scuola dei puristi ateniesi, dall'altro alla scuola ionica dei volgaristi. I poemetti epico-lirici, celebranti figure ed episodi della rivoluzione greca, ad alcuni dei quali il poeta aveva partecipato personalmente (‛Ο Βότσαρης; Σκιαί τοῦ Φαλήρου; Τὸ χάνι τῆς Γραβιᾶς, ‛Ο Φῶτος καὶ ἡ Φρόσω; 'Αρματωλοὶ καὶ κλέπται, ecc.), gli valsero fama soprattutto tra gli assertori della lingua pura. I. e brevi poesie liriche, scritte spesso in volgare, e in tono dolcemente melancomco, ben lontano della pur sincera esaltazione delle poesie patriottiche, gli meritarono invece una popolarità che dura tuttora: esse risentono dell'influsso delle prime poesie del Solomós e dello studio dei poeti italiani.
Una raccolta delle opere intere fu pubblicata postuma (Τὰ ἅπαντα Atene 1859; 2ª ed., a cura del figlio Eugenio e di G. Paráschos, ivi 1871).
Bibl.: S. P. Lampros, Γ. Z., Atene 1868; A. Vláchos, Περι Γ. Z., ivi 1877; Διαλέξεις περὶ ‛Ελλ ποιηνῶν, Atene 1909; D. C. Hesseling e N. Pernot, Hist. de la litt. gr. mod., Parigi 1924, p. 84 segg.