DROSÍNĒIS, Georgios
Poeta e letterato greco, nato ad Atene nel 1859. Dal 1889 al 1898 diresse successivamente la rivista ‛Εστία, e poi l'omonimo giornale; insieme col Palamas fu uno dei rinnovatori della letteratura neogreca. Lo studio dei romantici e dei post-romantici francesi gli permise di elaborare gli elementi fornitigli dalla tradizione greca e specialmente dalla letteratura popolare, portando la poesia greca a un'espressione lirica più individuale. Ciò che lo rende particolarmente accetto al pubblico greco, più forse del Palamas che pur lo supera per altezza e varietà d'ispirazione, è quel senso di equilibrio che si rivela nella elegante chiarezza stilistica, e nell'uso non intemperante del volgare. Il D. è membro dell'Accademia di Atene.
Tra le sue opere poetiche ricordiamo: ‛Ιστοὶ ἀράχνης (Tele di ragno, 1880); Σταλακτῖτα (Stalattiti, 1881); Εἰδύλλια (Idillî, 1884); 'Αμάραντα (Semprevivi, 1890); Φωτερὰ σκοτάδια (Tenebre luminose, 1915); Κλειστὰ βλέϕαρα (Palpebre chiuse, 1918); Πυρίνη ρομϕαία (Spada di fuoco: 1922); Θὰ βραδυάζῃ (Verrà la sera, 1923). Tra le piose sono notevoli 'Αγροτικαὶ ἐπιστολαί (Lettere dai campi, 1882); Διηγήματα τῶν ἀγάπης (Racconti dei campi e della città, 1890), ecc. Molte delle sue novelle furono tradotte in lingue straniere; Τὸ βοτάνι τῆς ἀγάπης (L'erba d'amore, 1888) anche in italiano (da P. Lefons, Lanciano 1912). Il D. ha pubblicato anche studî di folklore, e una traduzione da Teocrito.
Bibl.: K. Dieterich, Geschichte der byz. und neugr. Litteratur, Lipsia 1902; E. Brighenti, Crestomazia neoellenica, Milano 1908; H. Pernot, La Grèce actuelle dans ses poètes, Parigi 1921; D. C. Hesseling, Histoire de la littérature grecque moderne, trad. fr. di H. Pernot, Parigi 1924, p. 99 segg.