Giornalista (Parigi 1890 - ivi 1945); promotore (1927-28) di una campagna contro J.-M. Caillaux, si legò più tardi con circoli tedeschi e dal 1940 fu collaborazionista; direttore di Aujourd'hui, fu assertore dell'inserimento della Francia nell'ordine hitleriano. Dopo la liberazione, fu condannato a morte e fucilato. Accanto a scritti minori, lasciò cinque grossi volumi su Briand (1938-39).