Scrittore francese (Courbevoie 1900 - Cadice 1970). Amico fin dall'adolescenza di R. Queneau e J. Dubuffet, studiò filosofia alla Sorbona e fondò con R. Crevel e R. Vitrac la rivista Aventure. Entrato a far parte del movimento surrealista, strinse amicizia con A. Masson a M. Leiris e pubblicò la raccolta poetica Soleils bas (1924) e i racconti L'illustre cheval blanc (1930). Nel 1930 ruppe con A. Breton prendendo parte con G. Bataille al volume collettivo Un cadavre. Spirito libertario, amante dei viaggi, insegnò a lungo all'estero (Albania, Egitto, Polonia). Tornato in Francia, pubblicò Les vanilliers (1938), prosa poetica cui fecero seguito La pie voleuse (1939), L'enfant polaire (1948) e La chasse au mérou (1963). Scrisse anche un'opera teatrale (Élocoquente, rappr. 1965) e saggi di critica d'arte (André Masson, 1951; L'art brut de Jean Dubuffet, 1953; Sous le feu de l'inspiration, post., 1983). I suoi articoli sono stati raccolti in Le carnaval et les civilisés (post., 1986).