Regista francese (n. Grenoble 1947). Artista dalla sensibilità barocca, di un estetismo talvolta decadente, mira alla scomposizione dell'immaginario contemporaneo, traendo suggestioni dal cinema, dal fumetto, dal music-hall e dalla pittura iperrealista.
Fondatore del Théâtre Partisan (1968), emanazione del teatro universitario della sua città, si è rivelato con lo spettacolo Lorenzaccio di A. de Musset (1973), nel quale incorniciava la recitazione parossistica e melodrammatica degli attori in una scenografia lussureggiante. Dal 1996 è direttore dell'Odéon-Théâtre de l'Europe.
Fedele alla poetica del frammento e dell'incompiuto, oltre a testi di autori come Shakespeare, Brecht, Pirandello, Eschilo, e di contemporanei come Denis Roche, Jean-Christophe Bailly, J.-M. Le Clézio, ha messo in scena anche collages (La mémoire de l'iceberg e Les tueurs, 1974; Les cannibales, 1979; Fanfares, 2000), riduzioni (L'éducation sentimentale, da G. Flaubert, 1976; Isidore Ducasse: fragments, da Lautréamont, 1993) e testi propri (Veracruz, 1988; Terra incognita, 1992), nati dalla fascinazione per il Messico. Tra le realizzazioni più recenti: La mort de Danton di G. Büchner (2002); La cerisaie di A. Čechov (2004); Play Strindberg di F. Dürrenmatt (2007). Attivo anche per il teatro d'opera, ha firmato il libretto di Malcolm, histoire d'un prince, opera contemporanea musicata da G. Maimone (1989).