Pompidou, Georges-Jean-Raymond
Politico francese (Montboudif, Cantal, 1911-Parigi 1974). Partecipò alla Resistenza e nel 1944 fu chiamato da De Gaulle quale consulente per i problemi di politica educativa e dell’istruzione. Membro del Consiglio di Stato (1946-54), direttore generale della Banca Rothschild, P. rimase il più stretto consigliere di De Gaulle, collaborando fra l’altro alla soluzione del problema algerino. In seguito al ritiro di Debré, P. fu incaricato da De Gaulle di costituire il secondo governo della Quinta Repubblica (apr. 1962). Dopo le elezioni del 7 luglio 1968, benché l’UDR, il partito gollista, fosse risultato vittorioso conquistando i 3/4 dei seggi all’Assemblea, P. lasciò il potere, e da questo momento ebbe inizio il suo distacco da De Gaulle. Tuttavia, dopo il ritiro di quest’ultimo (apr. 1969), le elezioni portarono P. alla presidenza della Repubblica (giugno 1969): la sua presidenza fu caratterizzata da un lato dalla vigile attenzione ai grandi temi della politica mondiale (visite di Stato negli USA, 1970; in URSS, 1970, 1973, 1974; nell’Africa ex francese, 1971; in Cina, 1973), dall’altro da un atteggiamento più moderato e realistico di quello di De Gaulle nei confronti dell’alleanza atlantica e della CEE (fine del veto all’ammissione della Gran Bretagna). A P. è intitolato il Centre national d’art et de culture a Parigi (inaugurato nel 1977).