EEKHOUD, Georges
Scrittore belga, nato ad Anversa il 27 maggio 1859, e morto a Bruxelles il 31 maggio 1927. Fu uno dei più notevoli esponenti del rinnovamento letterario francese nel Belgio verso il 1880. Nella sua prosa si rivela sempre un ribelle, anelante a una vita libera e appassionatamente intensa. La sua opera comprende un campo assai circoscritto: la sua città, la grande metropoli commerciale, di cui rievoca la vita febbrile in La nouvelle Carthage (1888), e le lande desolate di Anversa, che egli descrive con calda tenerezza. Gli eroi, a cui esclusivamente si rivolge la sua simpatia, sono gli esseri rudi e violenti, ancora prossimi all'incolta natura, e soprattutto i reietti e i vagabondi.
Opere: Tra le principali: Kees Doorik (1883), Kermesses(1887), Cycle patibulaire (1891), Les Fusillés de Malines (1895), Mes Communions (1897), Escal Vigor (1899), Les libertins d'Anvers (1913).
Bibl.: M. Bladel, L'øvre de G. E., Bruxelles 1924; H. Krains, G. E., in Annuaire de l'Acad. de langue et de littér. franç. Bruxelles 1929; B. M. Woodbridge, Le roman belge contemporain, Bruxelles 1930; H. Liebrecht e G. Rency, Histoire illustrée de la littér. belge de langue franç., 2ª ed., Bruxelles 1931.