BRASSENS, Georges
(App. IV, I, p. 316)
Cantautore e poeta francese, morto a Saint-Gély-du-Fesc il 30 ottobre 1981. Anarchico, individualista, anticonformista, B. ha continuato a scrivere canzoni che sono vere e proprie poesie: intorno a temi eterni come l'amore, la morte, la guerra, ha saputo costruire con estrema cura un verso semplice, mai mediocre, nella continua ricerca dell'armonia, della parola giusta, del ritmo, in un affascinante mélange, mai casuale, di linguaggio raffinato e argot, perfino di antico francese. Ne è nato un lessico affascinante, entrato nel patrimonio culturale francese.
Sulla scia di una lunga tradizione che va da Charles d'Orléans e F. Villon fino a P. Verlaine, J. Renard, P. Fort, L. Aragon, la canzone di B. è semplice nella scelta dei temi, ma ricca per la ricerca di emozioni nascoste dietro l'apparente banalità dei personaggi e delle situazioni. Nel 1974 escono due dischi e un volume, Poèmes et Chansons. Tra i numerosissimi titoli vanno almeno ricordati: La Religieuse, Pensées de mort, La Robe, Sale petit bonhomme, Sauf le respect que je vous dois, Le blason, Mourir pour des idées, La Messe au pendu, Mélanie. Di particolare rilievo, inoltre, è Brassens-Moustache jouent Brassens en jazz avec les P'tits français, 23 canzoni arrangiate (Grand prix du disque 1979), di cui una, Elégie à un rat du cave, è inedita. Nell'ottobre del 1982 sono uscite le ultime canzoni di B. cantate da J. Bertola.
In Italia alcuni suoi testi sono stati tradotti e portati al successo da F. de André (La marcia nuziale, Il gorilla, Nell'acqua della chiara fontana) e da N. Svampa, che ha tradotto in milanese soprattutto il repertorio licenzioso (Nanni Svampa canta, 1975).
Bibl.: Ph. Chatel, G. Brassens, Parigi 1980; J.-M. Brial, G. Brassens, ivi 1981; P. Berruer, Brassens, la marguerite et le chrysantème, ivi 1981; M. Monestier, P. Barlatier, Brassens, le livre du souvenir, ivi 1982; N. Svampa, W Brassens, Milano 1983; A. Jeronimidis, G. Brassens, in Letteratura francese. I contemporanei, iii, Roma 1987, pp. 913-24.