BONNET, Georges (App. I, p. 301)
Tenne il ministero degli Affari esteri fino al 20 marzo 1940. Trovandosi di fronte a una posizione internazionale della Francia assai difficile, liquidò la questione di Alessandretta con la Turchia e riuscì a rinsaldare l'accordo con l'Inghilterra che la questione delle sanzioni all'Italia aveva scosso. Ciò, tuttavia, è da interpretare nel quadro pacifista proprio del conservatorismo europeo di quegli anni: così B. fece subito delle avances verso l'Italia, presto arenatesi per il bellicoso discorso di Mussolini a Genova; premette sul governo cecoslovacco per fargli accettare la nota franco-inglese sulla questione sudetica, che fu il preannunzio di Monaco, e firmò con von Ribbentrop la dichiarazione del 6 dicembre 1938. Con lo scoppio della guerra, la sua posizione divenne insostenibile e nel rimaneggiamento ministeriale del 13 settembre 1939 passò alla Giustizia, ove restò fino alla costituzione del gabinetto Reynaud. Vive attualmente all'estero.
Ha pubblicato la prima parte di un'opera De Washington au Quai d'Orsay (Ginevra 1946), per difendere la propria attività diplomatica, la quale tuttavia non appare interamente chiara.