ZOËGA, George (Zoega, Giorgio)
Archeologo e antiquario, nato a Dahler nello Jütland il 20 dicembre 1755, morto a Roma il 10 febbraio 1809. Lo Z. appartiene a quei dotti che tra la fine del sec. XVIII e il principio del XIX convennero da varî paesi di Europa in Italia, e, facendo di questa la loro seconda patria, impressero agli studî antiquarî un nuovo indirizzo. Lo Z., dopo aver compiuto i suoi studî a Gottinga, viaggiò ripetutamente in Europa e in Italia, fino a che nel 1783 si stabilì definitivamente a Roma, sposando una fanciulla romana e convertendosi. al cattolicismo. Già in uno dei suoi viaggi precedenti era stato a Vienna, dove sotto la guida di J. H. Eckhel aveva studiato le monete di quel museo. A Roma egli entrò in dimestichezza con il cardinale Borgia, il quale lo fece partecipe dei copiosi e svariati tesori della sua raccolta antiquaria di Velletri. Nonostante la sua conversione, il governo danese lo fece suo rappresentante presso la corte pontificia, e in tale veste egli si trovò a Roma al momento dell'occupazione francese. Nel 1804 ebbe la nomina di professore a Kiel, ma rimase egualmente a Roma. Varî furono i campi affrontati dallo Z., archeologo, filologo, storico, numismatico.
Sue opere principali sono: Numi aegyptii imperatorii (Roma 1787); De origine et usu obeliscorum (ivi 1797); Li bassirilievi antichi di Roma incisi da Tommaso Piroli (voll. 2, ivi 1808; trad. tedesca di F. G. Welcker, Giessen 1812; l'opera incompiuta illustra i bassorilievi della collezione Albani); Catalogus codicum copticorum manuscriptorum qui in museo borgiano Velitris adservantur (ivi 1810).
Le opere dello Z., pur essendo oggi in gran parte superate dai risultati delle scoperte e dagli studî posteriori, rimangono pur tuttavia un monumento insigne di erudizione e sono tuttora una fonte non disprezzabile di notizie e di idee.