WALD, George
Fisiologo, nato a New York l'8 novembre 1906. Ha svolto attività di studio e di ricerca alla New York University, alla Columbia University, al Kaiser Wilhelm Institut di Berlino, nell'università di Heidelberg e in quella di Zurigo; dal 1934 ha fatto parte del corpo docente della Harvard University nella quale (1948) è divenuto professore di biologia. Nel 1967, con R. A. Granit e H. K. Hartline, è stato insignito del premio Nobel per la fisiologia o medicina per le scoperte relative ai fenomeni biochimici della visione.
W. ha concentrato le sue ricerche nello studio dei processi biochimici che si svolgono nella retina, dimostrando in essa la presenza della vitamina A, identificando nella rodopsina il pigmento fotosensibile dei coni, e, partendo dall'ipotesi confermata dai fatti, che i pigmenti visivi fossero costituiti da una proteina e da un gruppo cromoforo (retinene) correlato alla vitamina A, ha precisato la natura chimica e la struttura della rodopsina e dei tre tipi di iodopsine, sottolineandone la sostanziale uniformità di architettura e di comportamento durante l'assorbimento della luce. In particolare ha stabilito che il retinene, che le ricerche (1944) di A. A. Morton e T. W. Goodwin avevano dimostrato essere un aldeide della vitamina A (retinaldeide), subisce un processo di fotoisomerizzazione: per effetto della luce passa da una struttura "11-cis" a una struttura "tutto trans"; i due isomeri differiscono tra loro per conformazione e rapporti con la proteina (opsina): l'11-cis-retinene è ricurvo e aderisce all'opsina, il trans-retinene è rettilineo e non aderisce all'opsina: nello staccarsene la espone alla luce, facendo scattare l'attività dei recettori visivi. W. ha descritto, altresì, le tappe successive del processo chimico che in assenza di luce consente la ricostituzione dell'11-cis-retinene, che nuovamente aderisce all'opsina completando il cosiddetto ciclo fotochimico della retina. Per completezza dev'essere ricordato che la fotoisomerizzazione non è esclusiva della retina perché si svolge anche nei fenomeni fotocontrollati del mondo vegetale.