Finanziere ungherese naturalizzato statunitense (n. Budapest 1930). Nato da un'agiata famiglia ebrea ungherese, fu costretto dalle persecuzioni naziste a emigrare a Londra, dove studiò filosofia presso la London school of economics sotto la guida di K. Popper. Trasferitosi nel 1956 negli USA, ha lavorato come analista di titoli finanziarî, fondando, nel 1969, la società finanziaria Quantum Fund. Dotato di uno spiccato intuito finanziario, ha acquistato reputazione internazionale dopo aver correttamente previsto la crisi borsistica mondiale dell'ott. 1987 e, soprattutto, dopo aver speculato con successo sulla svalutazione della sterlina inglese (1992). Svolge anche attività filantropiche di carattere socio-economico attraverso una rete di organizzazioni operanti essenzialmente nei paesi dell'Europa orientale. È autore di diverse opere, tra cui: The alchemy of finance (1987; trad. it. 1995); Opening the soviet system (1990); Underwriting democracy (1991); Soros on Soros: staying ahead of the curve (in collab. con B. Wien e K. Koenen, 1995; trad. it. 1998), in cui, accanto alle teorie sulla finanza e alle analisi politiche, vengono espresse alcune riflessioni morali; The crisis of global capitalism: open society endangered (1998; trad. it. 1999), in cui S. presenta la propria visione sul complesso meccanismo che regola il mercato globale; Open society. Reforming global capitalism (2000; trad. it. 2001); George Soros on globalization (2002; trad. it. 2002); The bubble of American supremacy. Correcting the misuse of American power (2004; trad. it. 2004); The age of fallibility. The consequences of the war on terror (2006; trad. it. 2007); The crash of 2008 and what it means. The new paradigm for financial markets (2008); The Soros lectures at the Central European University (2010); Financial turmoil in Europe and the United States. Essays (2012; trad. it. 2012, vincitore del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani); il libro intervista con G.P. Schmitz Wetten auf Europa: Warum Deutschland den Euro retten muss, um sich selbst zu retten (2014; trad. it. Salviamo l'Europa, 2014). Nel 2018 il finanziere è stato nominato Persona dell'anno dal periodico Financial time in quanto "difensore della democrazia liberale e di una società aperta".