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Santayana, George

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Filosofo, saggista e poeta spagnolo di lingua inglese (Madrid 1863 - Roma 1952). Dal 1872 visse negli USA, pur conservando la cittadinanza spagnola; nel 1889 si laureò alla Harvard University, dove poi (1898-1911) insegnò; soggiornò quindi in Inghilterra e in Francia e passò gli ultimi anni di vita a Roma. Nella sua prima importante opera filosofica, The sense of beauty (1896), si occupò di estetica, sottolineando la dipendenza dell'esperienza estetica da una natura umana vista nelle sue componenti psicologiche e biologiche, trattando quindi i valori estetici come espressioni sostanzialmente irrazionali di interessi vitali. Successivamente sviluppò, nel ponderoso The life of reason (5 voll., 1905-06), una storia "naturale" dell'evoluzione della ragione umana, nei suoi aspetti scientifici, morali, estetici e religiosi, il cui modello può considerarsi la Fenomenologia dello spirito di Hegel. S. non può tuttavia essere ritenuto un pensatore idealista. Piuttosto, vicino alle posizioni del "realismo critico", cercò di dimostrare, soprattutto in Scepticism and animal faith (1923; trad. it. 1973), l'insostenibilità del dubbio "idealistico" sull'esistenza del mondo esterno. Se va riconosciuto che la nostra conoscenza della realtà non può essere altro che simbolica e rappresentativa e che la credenza in un mondo reale si basa su una "fede animale", in quanto tale mai razionalmente legittimabile, non resterà all'analisi filosofica che volgersi a indagare le varie articolazioni di quell'essere che l'idealismo mette in dubbio. L'introspezionismo psicologistico delle prime opere cede a un tentativo di ricostruzione ontologica nell'ultimo lavoro di S., Realms of being (4 voll., 1927-40). Secondo S. nell'essere vanno distinte due modalità fondamentali, essenza e materia, e due modalità derivate, vita e spirito. Va peraltro notato che è l'analisi delle essenze, infinite di numero, logicamente discrete, universali, dotate di un'esistenza particolare, non localizzabile nello spazio e nel tempo, a essere privilegiata; la materia è in ultima istanza inconoscibile se non attraverso le essenze. Combinazione complessa di naturalismo realistico e di platonismo, la filosofia di S. si risolve in definitiva, nonostante il persistente dualismo di esistenza ed essenza, in una teoria della soggettività trascendentale, che esalta la pura contemplazione al disopra di ogni altra esigenza umana, pratica e conoscitiva. Acuto critico estetico e filosofico con una forte tendenza moralista, scrittore esuberante e barocco, violentemente passionale nonostante l'apparente distacco, alcuni dei suoi contributi saggistici rappresentano il meglio della sua produzione. Tra di essi particolarmente notevoli Winds of doctrine (1913) e Character and opinion in the United States (1920). Politicamente e culturalmente fu sempre su posizioni aristocratiche, fedele alla sua ispirazione cattolica originaria, tenacemente avverso sia all'individualismo romantico sia all'egualitarismo democratico, al liberismo e al pragmatismo, espressioni tipiche del clima ideologico statunitense della sua epoca, nonostante una qualche ambivalenza, particolarmente manifesta nel suo unico romanzo, The last puritan (1936). Altre opere: Interpretation of poetry and religion (1900); Three philosophical poets (1910); Egotism in German philosophy (1915); Dialogus in limbo (1925); Platonism and the spiritual life (1927); The genteel tradition at bay (1931); Some turns of thought in modern philosophy (1933); Dominations and powers (1951), nonché l'autobiografia Persons and places (3 voll., 1944-53). Postume sono apparse le lettere (The letters of George Santayana, a cura di D. Cory, 1955). Opere poetiche: Sonnets and other verses (1894); Lucifer, a theological tragedy (1898); The hermit of Carmel and other poems (1911); Poems (1923). S. fu fortemente interessato anche al problema religioso, specialmente alla figura di Cristo (The idea of Christ in the Gospel, 1946).

Vedi anche
Russell, Bertrand Arthur William, conte Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo in parte dell'influsso di L. Wittgenstein - una concezione del linguaggio come raffigurazione ... Dewey, John Filosofo e pedagogista statunitense (Burlington, Vermont, 1859 - New York 1952). Studiò all'univ. del Vermont e alla "Johns Hopkins" di Baltimora. Dal 1884 al 1894 insegnò in varie università del Middle West, e poi per un decennio all'univ. di Chicago, dove nel 1896 aprì una piccola "scuola-laboratorio" ... Whitehead, Alfred North Whitehead ‹u̯àithed›, Alfred North. - Logico, matematico e filosofo britannico (Ramsgate 1861 - Cambridge, Mass., 1947). La sua attività speculativa fu caratterizzata in un primo tempo da indagini sui fondamenti e i problemi della logica matematica (Principia mathematica, 1910-13) e della teoria della ... Schopenhauer, Arthur Schopenhauer ‹šóopënhauër›, Arthur. - Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio di Kant e di Platone, i due pensatori che avrebbero esercitato ...
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Altri risultati per Santayana, George
  • Santayana, George
    Dizionario di filosofia (2009)
    Pensatore, saggista e poeta spagnolo, ma di lingua inglese (Madrid 1863 - Roma 1952). Dal 1872 visse negli Stati Uniti, pur conservando la cittadinanza spagnola; nel 1889 si laureò alla Harvard University, dove successivamente (1898-1911) insegnò; soggiornò quindi in Inghilterra e in Francia e passò ...
  • Santayana, George
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Filosofo e scrittore spagnolo di lingua inglese (Madrid 1863 - Roma 1952); dal 1872 visse negli Stati Uniti, e fu professore nella Harvard University (1898-1911). Nella sua vastissima opera di saggista e di moralista, contraddistinta da un realismo critico che si risolve in una posizione sostanzialmente ...
  • SANTAYANA, George
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (XXX, p. 778) Filosofo e poeta, morto a Roma nella notte fra il 26 e il 27 settembre 1952. Bibl.: R. Kirk, The conservative mind. From Burke to S., Chicago 1953; L. Farré, Vida y pensamiento de J. S., Madrid 1953; N. Bosco, Il realismo critico di G. S., Torino 1955; R. Butler, The mind of S., Chicago ...
  • SANTAYANA, George
    Enciclopedia Italiana (1936)
    Filosofo e poeta di lingua inglese, nato a Madrid il 16 dicembre 1863. Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1872, si laureò alla Harvard University nel 1886; studiò poi due anni a Berlino e dal 1889 al 1911 è stato professore di storia della filosofia alla stessa Harvard University. Rimasto latino nel ...
Vocabolario
georgiano¹
georgiano1 georgiano1 agg. e s. m. (f. -a). – 1. Della Georgia, regione e repubblica del Caucaso merid. (situata sulla costa orientale del Mar Nero) già incorporata nell’URSS e, dal 1991, stato indipendente; lingua g. (o georgiano s. m.),...
georgiano²
georgiano2 georgiano2 (o giorgiano) agg. [dall’ingl. Georgian, der. di George «Giorgio»]. – Dell’epoca in cui regnavano in Inghilterra i re di nome Giorgio, e in partic. i primi tre (sec. 18°): letteratura g.; stile g., stile dell’architettura...
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