Curzon, George Nathaniel
Politico inglese (Kedleston Hall, Derbyshire, 1859-Londra 1925). Nel 1886 fu eletto per i tories alla Camera dei comuni e guidò varie missioni che gli valsero l’ufficio di sottosegretario per l’India (1891-92) e poi di sottosegretario agli Esteri (1895-98). Nominato (1898) viceré dell'India, attuò varie riforme amministrative. A causa di divergenze di vedute con il comandante in capo delle truppe, lord Kitchener, si dimise nel 1905. Nel 1908 entrò nella Camera dei lord. Scoppiata la Prima guerra mondiale, fece parte del governo di coalizione presieduto da H.H. Asquith. Leader della maggioranza alla Camera dei lord, poi (1915-16) lord del Sigillo privato, sostituì A.J. Balfour quale ministro degli Esteri (1919-24). Delegato a Spa (luglio 1920), col suo nome venne denominata la linea proposta come frontiera provvisoria fra Polonia, Russia e Lituania. Definita l’8 dic. 1919 dal Supremo consiglio delle potenze alleate e associate, la «linea C.» stabiliva la frontiera su basi etnografiche; respinta da polacchi e sovietici, fu ignorata dal Trattato di Riga (1921) che stabilì molto più a oriente i confini della Polonia; essa segnò tuttavia i confini russo-polacchi dopo la Seconda guerra mondiale. C. presiedette inoltre la conferenza di Losanna sulla questione greco-ottomana (1923) e, contrario nella questione della Ruhr alla politica di R. Poincaré, creò il comitato che elaborò nel 1924 il piano Dawes (➔ Dawes, Charles Gates).