Lucas, George (propr. George Walton Jr)
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Modesto (California) il 14 maggio 1944. Viene considerato come l'emblematica espressione della figura dell'autore tecnologico impostasi nel cinema hollywoodiano che si sviluppò dalla fine degli anni Settanta. Sebbene la sua carriera di regista comprenda pochi titoli, nessun'altra personalità ha influenzato così profondamente il cinema spettacolare contemporaneo come Lucas. Ha inventato la saga di Star wars, ha costruito un impero produttivo di cui la Industrial Light & Magic (ILM), fondata nel 1975 e dedicata allo sviluppo degli effetti speciali, è solo la sezione più celebre, e ha inteso la carriera di produttore come un'occasione per trarre alti profitti dallo scambio tra cinema e altri media, e al contempo modellare con vivace originalità l'immaginario fantastico attraverso il mezzo cinematografico. Il suo cinema fonde abilmente il ricco repertorio dei racconti mitici del passato con il feticismo delle nuove tecnologie, creando così un incontro irripetibile tra cultura classica e intrattenimento popolare. Nel 1980 ha ricevuto insieme a Francis Ford Coppola il David di Donatello come migliore produttore straniero per Kagemusha (1980; Kagemusha, l'ombra del guerriero) di Kurosawa Akira e nel 1992 gli è stato conferito dall'Academy il prestigioso Irving G. Thalberg Award per la sua innovativa attività di produttore.
Dopo aver frequentato per due anni il Modesto Junior College, L. si trasferì alla University of Southern California, dove seguì i corsi di cinema e approfondì gli studi di antropologia culturale, diplomandosi nel 1966. A questo periodo risalgono i primi, sperimentali cortometraggi, tra i quali si segnala THX 1138 4EB (1967). Tuttavia, l'incontro più importante per la carriera del regista fu quello con Coppola, dal cui apprendistato trasse il primo lungometraggio non a soggetto, Filmmaker: a film diary (1968). Proprio l'autore italoamericano gli permise, grazie alla casa di produzione American Zoetrope, di esordire con THX 1138 (1971; L'uomo che fuggì dal futuro), il cui titolo originale, oltre a ricordare il corto di quattro anni prima, divenne in seguito il marchio ufficiale di un sistema audio digitale per le sale cinematografiche, ideato e prodotto dalla ILM. L'insuccesso del film, un'allegoria fantascientifica basata su reminiscenze orwelliane e filosofiche, convinse poi L. a ripiegare sul passato, con l'elegia adolescenziale di American graffiti (1973). Il film, intensa rievocazione della giovinezza nella provincia americana del 1962, è solo apparentemente un'opera atipica nella filmografia del regista. Oltre al grande successo, infatti, American graffiti può vantare i tratti caratteristici di tutta la produzione di L.: rappresentazione di eroi giovani e acerbi, nostalgia per il cinema del passato, grande talento combinatorio, esasperata tendenza all'allusione e alla citazione.
La sua particolare sensibilità mitopoietica si è espressa con forza dirompente in Star wars (1977; Guerre stellari), considerato unanimemente il film che ha rivoluzionato lo spettacolo hollywoodiano, insieme al contemporaneo Close encounters of the third kind (1977; Incontri ravvicinati del terzo tipo) di Steven Spielberg. Ambientato in un universo imprecisato, il film è una fiaba fantascientifica, debitrice dei cicli cavallereschi come dell'opera di J.R.R. Tolkien, ma anche del cinema classico, d'avventura, del western e del peplum, dei fumetti di Flash Gordon e delle storie pulp. All'interno del complesso racconto di fantasia si ritrovano figure umane, artificiali e aliene, si consumano amori, gelosie e tragedie, avvengono guerre, catastrofi e fughe, in un'interminabile reinvenzione del cinema di intrattenimento amalgamata grazie alla precisione dei nuovi effetti speciali creati al computer. L'immediata celebrità dei personaggi, la facilità con cui la nuova mitologia è entrata a far parte dei riferimenti popolari delle generazioni più giovani, il ricorso a citazioni familiari al pubblico colto e cinefilo hanno consacrato immediatamente L. come artista e produttore multimediale. Dedicatosi allo sviluppo della serie, egli ne ha ideato altri capitoli, producendo i successivi due, cioè The empire strikes back (1980; L'impero colpisce ancora) di Irwin Kershner e Return of the Jedi (1983; Il ritorno dello Jedi) di Richard Marquand, e tornando alla regia per i due che raccontano l'inizio della saga. Sia Star wars episode 1 ‒ The phantom menace (1999; Star wars: episodio 1 ‒ La minaccia fantasma) sia Star wars episode 2 ‒ Attack of the clones (2002; Star wars: episodio 2 ‒ L'attacco dei cloni), pur non destando il clamore delle prime puntate, hanno ottenuto incassi di tutto riguardo, rivelando un L. sempre più aggiornato sulle nuove tecnologie: ormai completamente girati in digitale, questi film denunciano il passaggio simbolico dalla pellicola all'immagine numerica.
Come produttore L. si è sempre interessato alla serializzazione delle sue opere, da More American graffiti (1979; American graffiti 2) di Bill W. Norton allo spin off di Star wars intitolato The Ewok adventure (1984; L'avventura degli Ewoks) di John Korty, ma allo stesso tempo ha anche mantenuto uno spirito autoriale, come dimostrano le produzioni di Mishima: a life in four chapters (1985; Mishima) e Tucker: the man and his dream (1988; Tucker ‒ Un uomo e il suo sogno), rispettivamente diretti da Paul Schrader e da Coppola. Insieme a Spielberg ha dato vita alla famosa serie di Indiana Jones, firmando il soggetto di ciascun episodio. Tra le sue molteplici attività sono da sottolineare anche quelle di produttore televisivo (Young Indiana Jones, 1993-94, Le avventure del giovane Indiana Jones), di creatore artistico di videogiochi (Star tours) e di imprenditore per parchi a tema. La sua ILM, nel corso degli anni, è diventata la più richiesta casa specializzata in effetti speciali, alla base del successo di molti altri film fantascientifici.
S. Arecco, George Lucas, Milano 1995.
J. Baxter, George Lucas. A biography, London 1999 (trad. it. Torino 1999).
M. Benvegnù, Guida completa a Star Wars, Roma 1999.
D. Pollock, Skywalking: the life and films of George Lucas, New York 1999.