Psicologo e psicolinguista statunitense (n. 1902 - m. 1950). È stato professore alla Harvard University. La sua opera maggiore è Human behavior and the principle of least effort. An introduction to human ecology (1949), nella quale il linguaggio verbale, comportamento umano biopsichico per eccellenza, viene studiato come attività regolata dal principio del minimo sforzo. Z. trova le prove di ciò soprattutto attraverso l'utilizzazione di dati derivanti dalla statistica linguistica. A lui si devono la prima formulazione e le prime dimostrazioni di varie leggi empiriche che mettono in rapporto la frequenza d'una parola con la sua forma fonematica e il suo significato e che evidenziano l'equilibrio o "economia" con cui sono costruiti i testi verbali, composti di pochi tipi di parole d'altissima ricorrenza e molti tipi di parole rare. A tale equilibrio dà rilievo la cosiddetta legge di Z.: per essa, dato un campione di testi, calcolata la frequenza f delle varie parole-tipo, messe le parole-tipo in ordine (r) decrescente di frequenza, si ha che f×r=costante. Tale legge ha avuto estese convalide empiriche, mediante l'assunzione per f e per r di valori medî.