BREITNER, George Hendrik
Pittore, nato il 12 settembre 1857 a Rotterdam, morto ad Amsterdam nel 1923. Con Suze Robertson è considerato il maggiore esponente della scuola olandese "verista" ed è stato definito il più grande pittore olandese dei suoi tempi (Knuttel). La sua composizione è talvolta confusa, ma la pennellata mossa e piena di passione, sebbene il colorito sia tutt'altro che vivace. Dipinse di preferenza composizioni animate da cavalli (ussari o artiglieria in manovra), ma più tardi, specialmente dopo il 1900, il motivo principale dei suoi quadri è Amsterdam: non l'Amsterdam pittoresca, ma l'atmosfera grigia e opprimente della grande città laboriosa e affaticata, specie nelle vedute invernali. Anche nei suoi nudi mostra il suo tetro pessimismo, e fin negli autoritratti è spietato.
Bibl.: G. A. Pit, W. Steenhoff, I. Veth, W. Vogelsang, G. H. Breitner, Indrukken en Biographische Aanteekeningen, Amsterdam 1902; W. Vogelsang, G. H. Breitner, in Zeitschr. f. bild. Kunst, n. s., XIV (1903), pp. 58-62; Haverkorn v. Rijsewijk, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910; G. H. Marius, De Hollandsche Schilderkunst, 2ª ed., L'Aia 1920, pp. 196-214; Alb. Plasschaert, Hollandsche Schilderkunst, Amsterdam 1923, pp. 121-123; G. Knuttel, in Dedalo, VIII (1927-28), p. 571 segg.