Fisico (Batavia 1900 - Boulder 1988), prof. di fisica teorica nelle univ. del Michigan (1927), di Leida (1930), ancora del Michigan (1935). Socio straniero dei Lincei (1965). Si occupò dapprima di spettroscopia teorica e nel 1925, in collaborazione con S. A. Goudsmit, dimostrò che la struttura in multipletti delle righe spettrali, l'effetto Zeeman e alcune proprietà ferromagnetiche e paramagnetiche si spiegano se si ammette che lo stato di un elettrone non è interamente determinato dalla sua massa e dalla carica elettrica, ma anche da un momento magnetico e un momento meccanico intrinseci, inizialmente interpretati immaginando l'elettrone come una sferetta rotante. Questa nuova caratteristica, cui si dette il nome inglese di spin, s'è rivelata come fondamentale delle particelle elementari, e non solo dell'elettrone. U. e Goudsmit studiarono quindi lo spin con le leggi quantistiche introdotte da N. H. D. Bohr, ricavandone le principali caratteristiche, confermate nel 1929 dalla teoria dell'elettrone di P. A. M. Dirac.